Truffa a Belforte del Chienti: arrestati due napoletani dopo un raggiro ai danni di anziani

A Belforte del Chienti, due truffatori sono stati arrestati per aver estorto oltre 2.600 euro a una coppia di anziani, grazie all’intervento dei carabinieri e alle telecamere di sorveglianza.
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Il 10 maggio 2025, a Belforte del Chienti, i carabinieri della Compagnia di Tolentino hanno concluso un’indagine che ha portato all’arresto di una coppia accusata di aver truffato due coniugi anziani. Grazie alle telecamere di videosorveglianza e a un’azione rapida delle forze dell’ordine, sono stati recuperati beni per oltre 2.600 euro. L’incidente risale al 18 marzo scorso e ha coinvolto un uomo di 89 anni e sua moglie.

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La dinamica della truffa

Il raggiro è iniziato quando l’89enne ha ricevuto una telefonata da un sedicente maresciallo dei carabinieri. Il falso ufficiale lo informava che suo figlio era coinvolto in un grave incidente stradale e che era urgente fornire denaro per le spese mediche necessarie per una bambina colpita nell’incidente. Sotto pressione emotiva, l’anziano è stato indotto a consegnare una somma ingente.

Pochi minuti dopo la telefonata, si è presentato alla loro porta un uomo che si spacciava per avvocato. L’anziano insieme alla moglie, anche lei in età avanzata , hanno consegnato al finto legale ben 600 euro in contante e vari oggetti preziosi dal valore complessivo stimato intorno ai duemila euro. Tra questi c’era anche la fede nuziale della donna, simbolo tangibile dei loro sessantadue anni di matrimonio.

L’intervento delle forze dell’ordine

Dopo la denuncia da parte della coppia anziana, i carabinieri della stazione locale hanno immediatamente avviato le indagini ascoltando testimoni ed esaminando le immagini delle telecamere nei dintorni dell’abitazione delle vittime. Le indagini hanno portato rapidamente all’identificazione del veicolo utilizzato dai truffatori: una Nissan Juke intestata a una società di autonoleggio con sede a Roma.

Grazie alla collaborazione tra diverse stazioni dei carabinieri nelle province limitrofe e il monitoraggio attento delle possibili vie d’uscita dalla zona colpita dalla truffa, gli investigatori sono riusciti ad ottenere informazioni cruciali sulla posizione del veicolo sospetto.

Gli arresti e il recupero dei beni

Il veicolo è stato infine individuato dai carabinieri della compagnia di Todi mentre viaggiava lungo la strada E45 verso Narni. A bordo c’erano i due sospetti: l’uomo di 34 anni e la donna di 33 anni residenti entrambi a Napoli. Durante il controllo sono stati trovati in possesso sia del denaro rubato sia degli oggetti preziosi sottratti agli anziani.

Entrambi sono stati arrestati con l’accusa di estorsione aggravata in concorso e successivamente tradotti nel carcere locale dove rimarranno fino al processo.

La restituzione dei beni agli anziani

Dopo aver completato tutte le formalità necessarie al dissequestro degli oggetti rubati, giovedì mattina i carabinieri hanno fatto visita alla coppia anziana per restituire quanto sottratto durante il raggiro. Questo momento si è trasformato in uno scambio emozionante tra le forze dell’ordine e gli ottantenni; non solo perché riacquistavano beni materiali dal valore economico, ma anche perché riconsegnavano ricordi affettivi significativi legati ai gioielli familiari.

In questa occasione i rappresentanti delle forze dell’ordine hanno colto l’opportunità per sensibilizzare gli anziani riguardo alle modalità comuni attraverso cui operano i truffatori; nessun professionista autorizzabile dovrebbe mai chiedere denaro o entrare nelle abitazioni senza preavviso adeguate procedure formali.

Nei prossimi giorni proseguiranno iniziative informative promosse dal Comando provinciale dei Carabinieri nella provincia maceratese mirate ad educare ulteriormente gli over-65 sui rischi legati alle frodi ed alle tecniche usate dai malintenzionati.

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