Giorgia Meloni, presidente del Consiglio italiano, ha rilasciato un messaggio in occasione del Primo Maggio, sottolineando i successi ottenuti dal suo governo nel settore dell’occupazione. In un video pubblicato su X, la premier ha evidenziato la creazione di oltre un milione di posti di lavoro negli ultimi due anni e mezzo e il raggiungimento di un massimo storico per il numero complessivo degli occupati. Tuttavia, le sue dichiarazioni hanno suscitato reazioni critiche da parte dell’opposizione.
I risultati sul fronte occupazionale
Nel suo intervento, Meloni ha affermato che “il lavoro è uno dei pilastri su cui questo governo ha fondato la sua azione”. Ha messo in evidenza come il totale degli occupati abbia superato i 24 milioni e 300 mila unità e come l’occupazione femminile abbia raggiunto livelli record. Inoltre, ha sottolineato che il tasso di disoccupazione è ai minimi storici da diciotto anni a questa parte.
La premier non si è limitata a parlare solo dei numeri positivi; ha anche accennato all’impegno del governo per migliorare la sicurezza sul lavoro attraverso nuove risorse e controlli più severi. Ha promesso incentivi e una forte spinta sulla prevenzione e sulla formazione professionale. Nonostante questi risultati positivi secondo Meloni, lei stessa riconosce che ci sia ancora molto da fare per affrontare le sfide esistenti nel mercato del lavoro.
Leggi anche:
Le critiche dell’opposizione
Le affermazioni della presidente del Consiglio non sono state accolte con favore dall’opposizione politica. Anna Ascani, vicepresidente della Camera dei Deputati per il Partito Democratico , ha criticato Meloni durante un’intervista su Tv2000. Secondo Ascani, sarebbe stato più opportuno riflettere sulle problematiche legate al mondo del lavoro piuttosto che autocelebrarsi in una giornata simbolica come quella dedicata ai lavoratori.
Ascani ha messo in luce questioni gravi come le morti sul lavoro e l’importanza di affrontare temi cruciali quali il salario minimo. Ha denunciato che molti lavoratori italiani guadagnano meno di nove euro lordi all’ora: “Questo non è lavoro ma sfruttamento”, ha dichiarato Ascani. La deputata dem si è inoltre rivolta alla premier riguardo alla situazione delle donne nel mercato del lavoro italiano nel 2025: molte continuano a percepire stipendi inferiori rispetto ai colleghi uomini semplicemente a causa della loro identità di genere.
Le reazioni politiche
Anche Matteo Renzi si è espresso riguardo alle parole della premier Meloni. L’ex primo ministro ed attuale leader di Italia Viva riconosce che effettivamente ci sia stata una crescita nei posti di lavoro grazie anche al Jobs Act – una riforma contro cui Giorgia Meloni aveva inizialmente preso posizione insieme ad altri esponenti politici tra cui Matteo Salvini.
Renzi invita quindi a considerare con attenzione gli sviluppi recenti senza dimenticare le posizioni passate sui provvedimenti legislativi riguardanti il mercato del lavoro. La discussione sull’occupazione continua ad essere centrale nell’agenda politica italiana mentre emergono divergenze significative tra maggioranza e opposizione sui modi migliori per affrontare le sfide attuali nella sfera lavorativa.