L’unione Europea punta sulla libertà scientifica: il messaggio di Ursula von der Leyen alla Sorbona

Ursula von der Leyen ribadisce l’importanza della libertà scientifica in Europa, sottolineando la necessità di una ricerca aperta e accessibile per affrontare le sfide globali e promuovere il progresso.
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La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha recentemente sottolineato l’importanza della libertà scientifica in Europa durante un discorso all’Università Sorbona di Parigi. La sua dichiarazione evidenzia l’impegno dell’Unione Europea nel garantire che la scienza rimanga aperta e accessibile, un tema cruciale in un contesto globale sempre più complesso.

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L’importanza della scienza aperta in Europa

Nel suo intervento, von der Leyen ha affermato che la priorità per l’Unione Europea è quella di mantenere la scienza libera e aperta. Questo approccio è visto come fondamentale non solo per il progresso scientifico ma anche come biglietto da visita dell’Europa nel panorama internazionale. La presidente ha esortato a fare tutto il possibile per sostenere questa libertà, specialmente in tempi difficili come quelli attuali.

La libera circolazione delle conoscenze e dei dati è stata identificata come una necessità imprescindibile. Von der Leyen ha paragonato questo principio alla circolazione di beni, talenti e capitali all’interno del Mercato unico europeo. Secondo lei, senza una base solida di ricerca libera e accessibile, gli altri settori economici potrebbero risentirne negativamente.

Inoltre, la presidente ha annunciato l’intenzione dell’UE di formalizzare questi principi attraverso un nuovo Atto sullo Spazio europeo della ricerca. Tale iniziativa mira a sancire ufficialmente la libertà della ricerca scientifica nell’ambito delle politiche europee.

Le minacce alla libertà accademica

Von der Leyen non ha esitato a riconoscere le sfide globali che mettono a rischio i principi fondamentali su cui si basa la ricerca accademica in Europa. Ha parlato esplicitamente delle minacce provenienti da vari angoli del mondo che potrebbero compromettere questa libertà essenziale.

L’affermazione secondo cui “l’Europa non scenderà a compromessi sui suoi principi” riflette una posizione ferma contro qualsiasi tentativo esterno o interno di limitare le attività scientifiche o accademiche. Questo impegno si traduce nella volontà dell’Unione Europea di rimanere un faro per coloro che cercano uno spazio sicuro dove poter svolgere ricerche senza timori o restrizioni imposte da governi autoritari o ideologie oppressive.

In questo contesto storico delicato, l’UE si propone quindi non solo come custode dei diritti civili ma anche come promotrice attiva della conoscenza e del progresso attraverso canali liberi ed equi.

Il futuro della ricerca europea

Guardando al futuro, Ursula von der Leyen ha delineato una visione chiara: rendere l’Europa il punto di riferimento mondiale per la libertà accademica e scientifica. Questa ambizione implica investimenti significativi nella formazione dei ricercatori e nella creazione di reti collaborative tra istituzioni europee ed internazionali.

Il rafforzamento delle infrastrutture dedicate alla ricerca sarà cruciale affinché i ricercatori possano operare liberamente senza ostacoli burocratici o politici. Inoltre, promuovere programmi educativi volti ad incoraggiare giovani talenti sarà essenziale per garantire continuità nel campo scientifico europeo nei prossimi anni.

Concludendo il suo discorso presso la Sorbona con toni ottimisti ma determinati, von der Leyen invita tutti gli Stati membri ad unirsi sotto questa bandiera comune: proteggere e promuovere una comunità scientifica forte ed indipendente è fondamentale affinché l’Europa possa affrontare le sfide future con competenza e integrità.

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