La legge di Bilancio 2025 introduce un pacchetto di misure a sostegno dei lavoratori autonomi, confermando il bonus partita Iva e l’Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale Operativa . Queste iniziative mirano ad aiutare i professionisti in difficoltà economiche, offrendo anche incentivi per la creazione di nuove attività. Di seguito vengono analizzate le principali agevolazioni disponibili, i requisiti necessari per accedervi e le modalità di presentazione delle domande.
Agevolazioni per partite Iva nel 2025
Il governo ha previsto diverse misure a favore dei lavoratori autonomi nel 2025. Tra queste si annoverano sconti sui contributi previdenziali, incentivi per l’avvio di nuove attività e supporto specifico per mamme professioniste e giovani imprenditori. Il bonus partita Iva è uno strumento fondamentale che consente ai professionisti in difficoltà economica di ricevere un aiuto concreto.
In particolare, il bonus ISCRO offre un’indennità mensile variabile tra 252 euro e 806,40 euro agli iscritti alla Gestione Separata dell’Inps che dimostrano una significativa riduzione del fatturato. Inoltre, è stato introdotto un regime provvisorio d’incentivi destinati a favorire l’occupazione giovanile e femminile con una riduzione dei contributi previdenziali fino al 50%.
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Un’altra novità riguarda la possibilità di richiedere la NASpI anticipata da parte degli ex-dipendenti che intendono avviare una nuova impresa. Questo permette loro di ricevere in anticipo l’intera somma spettante dell’indennità disoccupazione.
Requisiti per richiedere il bonus partita Iva nel 2025
Per accedere al bonus partita Iva nel 2025 è necessario soddisfare alcuni criteri specifici stabiliti dalla legge. Innanzitutto, il richiedente deve possedere una partita Iva attiva da almeno tre anni nella stessa attività ed essere iscritto alla Gestione Separata dell’Inps.
È essenziale dimostrare una riduzione del fatturato pari almeno al 70% rispetto ai due anni precedenti alla domanda. Inoltre non bisogna superare la soglia reddituale fissata a 12.000 euro nel corso del 2024; questo limite rappresenta un incremento rispetto all’8.145 euro stabilito nell’anno precedente.
Altri requisiti includono l’assenza della percezione simultanea di pensione o altre indennità assistenziali come la Dis-Coll, oltre alla regolarità nei versamenti dei contributi previdenziali obbligatori.
Calcolo del bonus ISCRO: esempio pratico
Il calcolo dell’importo spettante come Indennità Straordinaria si basa su un’aliquota del 25% applicata sul reddito semestrale medio ottenuto nei due anni precedenti alla richiesta. Per esempio, se i redditi dichiarati sono stati rispettivamente pari a €6.000 nel primo anno e €5.000 nell’altro anno:
- Si calcola la media: / 2 = €5.500.
- Si divide tale importo per due: €5.500 / 2 = €2.750.
- Infine si moltiplica questo valore dal coefficiente percentuale: €2.750 * 25% = circa €687,50.
Questo sarà quindi l’importo mensile che potrà essere erogato all’autonomo che presenta domanda entro il termine fissato dal governo.
Modalità di presentazione della domanda all’Inps
Per richiedere il bonus ISCRO è necessario seguire procedure specifiche attraverso il portale Inps entro il termine ultimo fissato al prossimo ottobre del corrente anno. Gli interessati possono accedere utilizzando credenziali SPID o Carta Nazionale dei Servizi .
Alternativamente è possibile contattare direttamente gli operatori Inps tramite telefono chiamando i numeri dedicati sia da rete fissa sia mobile. Una volta ricevuta ed elaborata positivamente la richiesta, verrà erogato l’importo richiesto su base mensile fino ad esaurimento delle sei mensilità previste.
È importante notare che alcune condizioni possono far decadere diritto all’indennizzo, quali chiusura della propria posizione fiscale o iscrizione ad altro ente previdenziale.
Nuove agevolazioni introdotte nella legge bilancio
Nel panorama delle novità previste dalla Legge Bilancio ci sono anche significativi sconti sui contributivi previdenziali. Un incentivo interessante riguarda coloro che apriranno nuova Partita IVA durante tutto il corso dell’anno, beneficiando così d’un abbattimento pari al 50% sull’importo dovuto.
Un’altra misura innovativa è rappresentata dalla possibilità d’accedere anticipatamente alla NASpI qualora ci siano motivazioni valide legate all’avvio d’una nuova attività autonoma. L’importanza risiede nella possibilità d’ottenere subito quanto dovuto senza dover attendere tempi lunghi.
Infine vi sono incentivi diretti alle mamme lavoratrici autonome con figli: esse potranno usufruire dello stesso tipo d’esonero già previsto in passato solo per i dipendenti ma ora esteso anche alle libere professioniste.
Queste misure evidenziano chiaramente come lo Stato intenda sostenere non solo chi già lavora ma anche chi desidera intraprendere nuovi percorsi imprenditoriali.