Dal 2025, gli anziani over 80 non autosufficienti con un ISEE fino a 6.000 euro possono richiedere un contributo mensile fino a 850 euro dall’INPS. Questo sostegno è progettato per coprire le spese di assistenza e può includere anche arretrati se documentati correttamente.
Chi può ottenere l’assegno da 850 euro
Il nuovo contributo è rivolto agli anziani che necessitano di assistenza continua e si trovano in condizioni di grave bisogno. Secondo il messaggio n.1401 del 5 maggio 2025 dell’INPS, i requisiti da soddisfare sono chiari e specifici:
- Età: È necessario avere almeno ottant’anni.
- Condizione assistenziale: Deve essere certificata una condizione di non autosufficienza grave dall’INPS.
- ISEE: L’indicatore della situazione economica equivalente deve essere pari o inferiore a seimila euro.
- Indennità di accompagnamento: È fondamentale essere già titolari dell’indennità oppure risultare idonei a riceverla.
Questi criteri devono rimanere validi sia al momento della richiesta che durante tutto il periodo in cui si riceve il beneficio economico.
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Come funziona il nuovo contributo INPS
Il contributo mensile erogato dall’INPS è composto da due parti distinte:
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Quota fissa: Questa parte corrisponde all’indennità di accompagnamento, versata secondo le modalità consuete già in uso per altri beneficiari.
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Quota integrativa : Questa somma aggiuntiva può arrivare fino a un massimo di ottocento cinquanta euro al mese ed è destinata esclusivamente alla copertura delle spese legate all’assistenza personale, come badanti o servizi professionali.
Il pagamento del bonus avviene dal mese in cui viene presentata la domanda, sempre che siano rispettati i requisiti richiesti dalla normativa vigente.
Quando e come fare domanda
Per accedere all’assegno mensile, la richiesta deve essere presentata esclusivamente online attraverso il portale INPS. Gli interessati possono inviare la domanda nel mese in cui compiono ottant’anni oppure successivamente. È possibile utilizzare direttamente il sito web dell’INPS o chiedere supporto ai patronati autorizzati per facilitare la procedura.
Arretrati: come richiederli e quali documenti servono
Gli utenti hanno anche diritto ai rimborsi delle mensilità precedenti rispetto all’inizio dei pagamenti ordinari, ma solo se dimostrano effettivamente le spese sostenute per l’assistenza necessaria. Per ottenere questi arretrati, occorre inviare entro trenta giorni dalla conferma della domanda tutta la documentazione attestante le spese effettuate.
Le modalità richieste sono diverse a seconda del tipo di servizio utilizzato:
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Per i lavoratori domestici bisogna fornire contratto d’assunzione e buste paga firmate relative al periodo interessato.
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Per i servizi professionali d’assistenza sono necessarie fatture elettroniche con quietanza o ricevute dei pagamenti effettuati; queste due opzioni non possono essere cumulate nello stesso mese.
Dove inviare la documentazione
La trasmissione dei documenti necessari avviene online accedendo alla sezione “Variazioni e integrazioni” sul portale INPS nella propria area riservata dedicata alla prestazione richiesta. Da qui sarà possibile allegare tutti i file digitalizzati richiesti per completare l’iter burocratico necessario all’erogazione del beneficio economico previsto dalla legge italiana nel supporto agli anziani fragili della società attuale.