Il 16 e 17 maggio, Firenze ospiterà la nona edizione del Kibaka Florence African Film Festival presso il MAD – Murate Art District. Questo festival si è affermato come un’importante manifestazione culturale cittadina, dedicata al cinema africano e afroeuropeo. L’evento offre un programma ricco di proiezioni, incontri e dibattiti che affrontano temi cruciali come migrazione, identità e resistenza.
Un programma variegato tra cortometraggi e lungometraggi
Quest’anno il festival presenta una selezione di nove cortometraggi e tre lungometraggi provenienti da undici Paesi dell’Africa e dell’Europa. Queste opere cinematografiche offrono uno spaccato della realtà diasporica contemporanea, esplorando le esperienze afrodiscendenti nel mondo attuale. Matias Mesquita, fondatore del festival, ha dichiarato che l’obiettivo è non solo raccontare storie dall’Africa ma anche mettere in luce le espressioni afrodiscendenti globali.
Tra i cortometraggi in programmazione figurano titoli significativi come “Appreciation” di Tomisin Adepeju , “Prima and Lebsi” di Welket Bengu e “A Poem for Mina” di George Adindu . In particolare, “Bambola” di Giorgio Musumeci affronta con sensibilità il tema del caporalato attraverso una storia d’amore ambientata nelle campagne pugliesi. Altri lavori si concentrano sull’empowerment femminile; ad esempio “Osas and the women from Benin City” di Gabriele Gravagna ritrae la prima associazione italiana per ex vittime della tratta.
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I lungometraggi selezionati per questa edizione si caratterizzano per una forte impronta visiva oltre che politica. “La Gravité” di Cédric Ido ci porta in una banlieue distopica dove gang locali convivono con cieli misteriosamente allineati; mentre “Mami Wata” di C.J. “Fiery” Obasi combina mito e dramma sociale in un villaggio costiero nigeriano; infine “Le Fardeau” di Elvis Ngaibino Sabin racconta le sfide quotidiane delle persone che vivono con l’HIV nella Repubblica Centrafricana.
Ospiti speciali ed eventi collaterali
Tra gli ospiti attesi al festival c’è Silvia Nocentini, produttrice del documentario “DARE: to take the first step”, un viaggio musicale tra Italia e Senegal che sarà seguito da un dibattito sull’industria musicale afro italiana. Questo incontro rappresenterà un’opportunità per discutere delle esperienze degli afroitaliani nei loro Paesi d’origine.
Un altro aspetto interessante è la collaborazione con Afrobrix, festival gemello situato a Brescia. Entrambi i festival condividono l’impegno nella promozione del cinema afroeuropeo mettendo sotto i riflettori questioni legate all’identità culturale e alla giustizia sociale nell’ambito europeo. Mesquita ha sottolineato quanto sia importante dare spazio a queste narrazioni sempre più necessarie nel contesto contemporaneo.
Il Kibaka Film Festival beneficia anche della collaborazione con diverse associazioni culturali come Njinga Mbande, Progetto Arcobaleno ed ELIMU African Summer School oltre al supporto organizzativo fornito dal team diretto da Valentina Gensini presso il MAD.
Dettagli pratici sul festival
L’ingresso alle proiezioni è gratuito, rendendo questo evento accessibile a tutti coloro che vogliono immergersi nel mondo del cinema africano ed afroeuropeo senza alcun costo d’ingresso. Le proiezioni inizieranno alle ore 18 sia venerdì 16 maggio sia sabato 17 maggio presso il Murate Art District.
Con questo programma ricco ed internazionale, il Kibaka Film Festival si conferma come punto d’incontro fondamentale per le voci afrodiscendenti a Firenze, offrendo occasioni preziose per dialogare su temi spesso trascurati dalla narrazione mainstream.