Incidente stradale a Monte Roberto: motociclista condannato dopo sette mesi di indagini

Un motociclista ucraino è stato condannato a otto mesi di reclusione per un incidente stradale che ha causato la paralisi permanente di un giovane romeno, dopo sette mesi di indagini.
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Un grave incidente stradale avvenuto a Monte Roberto ha portato alla condanna di un motociclista ucraino, che ha causato la paralisi permanente di un 29enne. La vicenda si è sviluppata nel corso dei sette mesi successivi all’incidente, quando la vittima ha ricevuto una lettera anonima che ha rivelato l’identità del responsabile.

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I fatti dell’incidente

Il sinistro si è verificato il 30 settembre 2021, durante le ore notturne. Il motociclista, in sella a una Suzuki, stava percorrendo via Coste ad alta velocità. Secondo le ricostruzioni della Procura, l’uomo avrebbe perso il controllo del veicolo in prossimità di una curva e invaso l’opposta corsia di marcia. In questo frangente ha urtato leggermente lo scooter guidato dal 29enne romeno residente a Castelbellino.

L’impatto è stato devastante: il giovane è finito in un fosso e ha perso i sensi per ore prima che i soccorsi riuscissero ad intervenire. Le conseguenze per lui sono state drammatiche: la diagnosi medica ha confermato una paralisi dalla vita in giù, rendendolo costretto su una sedia a rotelle per il resto della sua vita.

La lettera anonima e le indagini

Sette mesi dopo l’incidente, precisamente il 12 aprile 2022, la vittima riceve una lettera anonima da parte di una donna che affermava di conoscere dettagli sul sinistro. Nella missiva veniva indicata come responsabile un uomo ucraino di 35 anni. Questo sviluppo ha spinto il giovane romeno a presentare denuncia ai carabinieri.

Le forze dell’ordine hanno avviato immediatamente delle indagini per identificare il motociclista coinvolto nell’incidente. Grazie alle analisi sulla carrozzeria della moto e ai dati raccolti dal cellulare dell’imputato – che lo collocavano nel luogo del sinistro – gli investigatori sono riusciti ad individuare con certezza colui che aveva causato l’incidente.

Processo e condanna

Il processo si è concluso con la condanna del motociclista ucraino da parte della giudice Maria Elena Cola. L’imputato è stato riconosciuto colpevole solo delle lesioni gravissime inflitte al giovane romeno; tuttavia è stato assolto dall’accusa di fuga dopo aver sostenuto che non si era reso conto dell’accaduto fino molto tempo dopo.

Durante le udienze emerge anche che l’ucraino era diventato soldato ed era tornato in patria per combattere nella guerra scoppiata nel febbraio del 2022; ora sta affrontando un periodo di convalescenza dovuto alle ferite subite durante i combattimenti.

La sentenza prevede otto mesi di reclusione da scontarsi in regime abbreviato e un risarcimento provvisionale immediato pari a diecimila euro nei confronti della vittima, mentre resta aperta la possibilità per ulteriori richieste civili future legate al danno subito dal giovane romeno.

Questa storia mette in luce non solo le tragiche conseguenze degli incidenti stradali ma anche come eventi inattesi possano cambiare radicalmente vite intere.

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