Il summit della Comunità Politica Europea ha visto la partecipazione di diversi leader europei, ma Giorgia Meloni non era presente all’incontro che si è svolto a Tirana dopo la sessione plenaria. Tra i partecipanti figurano nomi di spicco come Emmanuel Macron, Friedrich Merz, Keir Starmer, Donald Tusk e Volodymyr Zelensky. Durante l’evento, è emerso un colloquio telefonico tra il presidente ucraino e Donald Trump.
Il vertice dei “volenterosi” a Tirana
L’incontro tenutosi a Tirana ha riunito alcuni dei principali leader europei per discutere questioni cruciali legate alla situazione in Ucraina e alle relazioni internazionali. La presidenza ucraina ha comunicato che Zelensky ha avuto un contatto telefonico con l’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Durante questa conversazione sono stati affrontati temi rilevanti come l’incontro previsto ad Istanbul e le prospettive di pace per l’Ucraina.
Zelensky ha sottolineato la necessità di una risposta forte da parte della comunità internazionale nei confronti delle azioni russe. In un post su X, il presidente ucraino ha dichiarato: “L’Ucraina è pronta a compiere i passi più rapidi possibili per portare una vera pace.” Questo messaggio evidenzia l’urgenza della situazione attuale e il desiderio dell’Ucraina di trovare una soluzione duratura al conflitto.
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Sanzioni contro la Russia in caso di rifiuto del cessate il fuoco
Durante il vertice, Zelensky ha anche condiviso le sue posizioni riguardo alle sanzioni da applicare alla Russia nel caso in cui Mosca continui a rifiutare un cessate il fuoco completo e incondizionato. Ha affermato che se i russi non interrompono le ostilità e le violenze, devono affrontare conseguenze severe. La pressione sulla Russia deve essere costante fino a quando non sarà disposta ad accettare la fine del conflitto.
Emmanuel Macron si è fatto portavoce di queste preoccupazioni ribadendo che qualsiasi ulteriore rifiuto da parte della Russia sarebbe considerato “inaccettabile.” Prima dell’inizio del vertice stesso, Macron aveva già espresso chiaramente la sua posizione sul tema del cessate il fuoco durante interviste ai media locali.
Anche Keir Starmer si è allineato con queste affermazioni sostenendo che sia fondamentale far pagare un prezzo alla Russia per le sue azioni aggressive nei confronti dell’Ucraina. Ha dichiarato: “Il popolo ucraino e tanta gente nel mondo hanno pagato un prezzo per l’aggressione di Putin all’Ucraina; ora deve essere lui a pagare.” Queste parole riflettono una crescente determinazione tra i leader europei nel mantenere alta la pressione su Mosca affinché cambi rotta.
L’assenza di Giorgia Meloni
La mancanza della premier italiana Giorgia Meloni al summit potrebbe sollevare interrogativi sulle dinamiche politiche italiane rispetto agli sviluppi internazionali riguardanti Ucraina ed Europa. Sebbene non siano state fornite spiegazioni ufficiali sulla sua assenza, ciò potrebbe influenzare ulteriormente le relazioni tra Italia ed altri paesi membri nella gestione delle crisi attuali.
Meloni aveva recentemente commentato sull’importanza della fine del conflitto in Ucraina durante altre apparizioni pubbliche; tuttavia, questa assenza dal vertice rappresenta una significativa mancanza nella discussione collettiva sui temi cruciali trattati dai suoi omologhi europei presenti all’incontro odierno.
Mentre gli altri leader hanno discusso strategie concrete contro l’aggressione russa e modalità per garantire stabilità nell’area europea attraverso sanzioni mirate o pressioni diplomatiche continue sul Cremlino, rimane aperta la questione su quale sarà il ruolo futuro dell’Italia sotto la guida di Meloni nelle prossime fasi diplomatiche relative al conflitto ucraino.