Una fottuta bugia: il film che affronta il cancro con ironia e sensibilità

Il film “Una fottuta bugia” di Gianluca Ansanelli affronta con ironia il tema del cancro, seguendo le disavventure di Pietro, un giovane che mente per evitare lo sfratto. In uscita il 17 maggio 2025.
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Il nuovo film di Gianluca Ansanelli, “Una fottuta bugia”, esplora il delicato tema del cancro attraverso una commedia drammatica. Dopo l’anteprima alla rassegna Alice nella Città, la pellicola sarà nelle sale dal 17 maggio 2025. La storia segue Pietro, un giovane in difficoltà economiche costretto a fingersi malato di cancro per evitare lo sfratto. L’incontro con Claudia, una ragazza affetta da una malattia terminale, lo porterà a confrontarsi con le sue menzogne.

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La trama e i personaggi principali

“Una fottuta bugia” racconta le disavventure di Pietro , un ex enfant prodige che si trova in difficoltà economiche. Per non perdere la casa in cui vive, decide di inventare una grave malattia. Questa scelta lo porta a incrociare la vita di Claudia , una giovane donna affetta da cancro terminale. Il film si sviluppa attorno al loro rapporto e alle conseguenze delle scelte fatte da Pietro.

La sceneggiatura è stata scritta dallo stesso Ansanelli insieme a Tito Buffulini e affronta temi complessi come la verità e le menzogne necessarie per sopravvivere in situazioni estreme. Il regista ha voluto porre l’accento su come l’ipersensibilità verso argomenti delicati possa influenzare le relazioni umane.

Politicamente scorretto: un tema controverso

Durante la presentazione del film, Gianluca Ansanelli ha discusso dell’importanza della comicità anche nei contesti più gravi come quello della malattia. Ha sottolineato che oggi esiste un’ipersensibilità verso molti argomenti considerati tabù; tuttavia ritiene sia fondamentale affrontarli senza paura. Nel dialogo tra i personaggi emerge chiaramente questa tensione tra rispetto e ironia.

Nicolas , uno dei personaggi chiave del film, rappresenta questo cinismo necessario per affrontare quotidianamente la morte nel suo lavoro come infermiere. Secondo Ansanelli, il cinismo può essere visto come un meccanismo di difesa contro il dolore inevitabile legato alla vita umana.

Normalità e accettazione del dolore

Un altro aspetto centrale della narrazione è rappresentato dalla definizione soggettiva di normalità nel contesto della malattia grave. Antonia Fotaras ha spiegato che ogni persona reagisce in modo diverso al dolore; ciò che può sembrare normale per alcuni potrebbe apparire strano ad altri. Nel corso del film viene messa in discussione l’idea tradizionale su come si dovrebbe affrontare una situazione così tragica.

Le interazioni tra i vari personaggi mostrano diverse modalità di gestione dell’inevitabile sofferenza legata alla perdita o alla malattia grave; spesso è proprio attraverso momenti surreali o comici che riescono a trovare conforto reciproco.

Destino versus libero arbitrio

Il percorso personale di Pietro riflette anche sulla questione del destino rispetto al libero arbitrio: quanto siamo realmente liberi nelle nostre scelte? Emanuele Propizio ha evidenziato quanto sia cruciale prendere decisioni consapevoli nella vita odierna caratterizzata dalla polarizzazione delle opinioni sociali.

Il protagonista deve confrontarsi con le conseguenze delle sue azioni mentre cerca risposte sul significato della sua esistenza all’interno delle dinamiche familiari ed emotive create dalle sue bugie iniziali.

Spiritualità nell’incertezza contemporanea

Infine, “Una fottuta bugia” tocca anche temi legati alla spiritualità e all’importanza della fede in sé stessi durante periodi incerti della vita moderna. Gianluca Ansanelli ha dichiarato che oggi più che mai c’è bisogno di trovare significati profondi oltre gli aspetti materiali dell’esistenza quotidiana; questo desiderio emerge chiaramente nei comportamenti dei giovani sui social media dove cercano spunti filosofici accanto alle immagini superficiali.

La pellicola invita quindi a riflettere sull’importanza dell’emotività umana nel contesto attuale sempre più dominato dal materialismo; offre uno spunto interessante su quale possa essere il ruolo dello spirito nella nostra società contemporanea.

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