Roma si prepara a fronteggiare una significativa diminuzione del numero di medici di medicina generale e pediatri nei prossimi tre anni. Secondo i dati forniti da Nella Converti, presidente della commissione Politiche sociali e della salute del Comune, la capitale perderà 317 medici di medicina generale e 77 pediatri dal 2025 al 2027. La situazione è particolarmente critica nella Asl Roma 2, che comprende diversi municipi con una forte carenza di professionisti.
La situazione attuale dei medici a Roma
La perdita imminente dei medici rappresenta un problema serio per la città. Converti ha dichiarato che molti dei professionisti in pensione sono massimalisti, ovvero assistono più pazienti rispetto al limite storico stabilito. Questo significa che un gran numero di cittadini potrebbe trovarsi senza medico curante. Da oltre due anni il Comune segnala questa problematica alla Regione Lazio, ma le risposte concrete tardano ad arrivare.
I numeri specifici per ciascun municipio offrono un quadro allarmante della situazione. Nella Asl Roma 1, ad esempio, si prevede che andranno in pensione ben 112 medici distribuiti tra i vari municipi: nel municipio I ci saranno 31 uscite; nel II ne sono previsti 15; nel III ci saranno altri 21; il XIII perderà dieci professionisti; il XIV avrà ventuno pensionamenti e infine il XV ne perderà quattordici.
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Il municipio XV è particolarmente critico poiché ha già una media superiore ai limiti consentiti per medico: ogni dottore assiste circa 1559 pazienti. Questo comporta che oltre ventimila persone potrebbero rimanere senza assistenza primaria solo in questo territorio.
Dettagli sulla perdita dei pediatri
Anche la situazione riguardante i pediatri non è migliore. Dal report Salute e Sanità aggiornato al 2023 emerge che nella Asl Roma 1 si prevedono perdite significative: sette pediatriche nel municipio I; due nel II; cinque nel III; quattro ciascuno nei municipi XIII e XIV; infine cinque anche nel XV.
Per quanto riguarda la Asl Roma 2, le proiezioni indicano perdite considerevoli anche qui: due pediatriche andranno via dal IV ; sedici dal V ; quattro dal VI ; otto dal VII ; sei dall’VIII e sei anche dal IX . Il municipio VI presenta una media preoccupante con ben dodicimila bambini assistiti da soli quattro pediatri disponibili.
Nella Asl Roma 3 si registreranno ulteriormente due uscite nel X, tre nell’XI ed infine quattro nel XII per un totale complessivo pari a ventisei pediatriche previste in meno entro il termine del triennio.
Le difficoltà nell’assistenza sanitaria nelle periferie
La mancanza di interesse verso le posizioni disponibili nelle aree periferiche sta aggravando ulteriormente la crisi sanitaria a Roma. Converti ha evidenziato come sia sempre più difficile trovare nuovi medici disposti a lavorare nelle zone più svantaggiate della città come quella esterna dove storicamente c’è stata carenza cronica.
Valentina Grimaldi, pediatra ed esponente dell’Ordine dei Medici romano ha confermato questa tendenza affermando che molte posizioni rimangono vacanti proprio perché gli specialisti non vogliono trasferirsi o lavorare in queste aree problematiche.
In risposta alla crescente emergenza sanitaria l’Assemblea capitolina ha approvato lo scorso febbraio una mozione proposta da Converti stessa per richiedere un dialogo costruttivo con la Regione Lazio volto a sviluppare strategie efficaci per migliorare l’accesso alle cure primarie nei municipii colpiti dalla scarsità di personale medico qualificato.
Le recenti riforme nazionali sulla professione hanno suscitato dibattito tra gli operatori sanitari locali mentre Francesco Rocca sostiene tali cambiamenti contro l’opposizione del Partito Democratico ed altre figure coinvolte nella sanità romana.