Protocollo innovativo nelle Marche per migliorare l’accesso ai servizi previdenziali dei detenuti

Un nuovo protocollo nelle Marche facilita l’accesso ai servizi previdenziali per i detenuti, promuovendo l’inclusione sociale e il riconoscimento dei loro diritti attraverso consulenze dirette con operatori INPS.
Protocollo innovativo nelle Marche per migliorare l'accesso ai servizi previdenziali dei detenuti - Socialmedialife.it

Un nuovo protocollo è stato siglato nelle Marche, coinvolgendo diverse istituzioni e organizzazioni, con l’obiettivo di facilitare l’accesso ai servizi previdenziali per le persone detenute. Questo accordo rappresenta un passo significativo verso la promozione dell’inclusione sociale e il riconoscimento dei diritti delle persone in carcere. Grazie a questa iniziativa, i detenuti potranno ricevere consulenze dirette da operatori dell’INPS attraverso collegamenti web.

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Dettagli del protocollo

Il protocollo firmato presso la Direzione regionale INPS di Ancona coinvolge diversi attori: l’INPS regionale, l’Amministrazione penitenziaria Caritas, la Conferenza regionale Volontariato e Giustizia delle Marche. L’accordo prevede che i detenuti possano accedere a consulenze previdenziali tramite computer messi a disposizione dall’Amministrazione penitenziaria. Per ottenere una consulenza, sarà necessario compilare una richiesta in cui il detenuto indicherà gli argomenti su cui desidera ricevere assistenza.

La Caritas e la Conferenza regionale volontariato e giustizia svolgeranno un ruolo cruciale nel supportare i colloqui tra i detenuti e gli operatori INPS. Queste organizzazioni non solo assisteranno durante le consultazioni ma si occuperanno anche di interfacciarsi con le sedi INPS per risolvere eventuali problematiche legate ai diritti previdenziali dei detenuti.

In aggiunta alla consulenza diretta, il protocollo include anche un programma di formazione per gli operatori della Caritas e della Conferenza regionale Volontariato e Giustizia. Questa formazione riguarderà le principali prestazioni previdenziali e assistenziali rilevanti per la popolazione carceraria, garantendo così che gli operatori siano adeguatamente preparati ad affrontare le esigenze specifiche dei loro assistiti.

Firmatari del protocollo

L’accordo è stato sottoscritto da figure chiave nel campo della giustizia sociale nelle Marche: Emanuela Zambataro , Silvio Di Gregorio , Ernesto Napolillo , Simone Breccia e Giorgio Magnanelli . La presenza di questi rappresentanti evidenzia l’importanza dell’iniziativa nella promozione del benessere sociale all’interno delle strutture penitenziarie marchigiane.

Zambataro ha dichiarato che questo progetto è parte integrante dell’impegno nazionale dell’INPS volto a garantire che tutti i cittadini conoscano ed esercitino i propri diritti previdenziali. In particolare, si pone attenzione alle categorie più vulnerabili come quelle dei detenuti attraverso il progetto “INPS in rete per l’inclusione”.

Riflessioni sull’importanza del protocollo

I rappresentanti dell’Amministrazione Penitenziaria hanno espresso soddisfazione riguardo alla firma del protocollo. Hanno sottolineato come questa iniziativa possa fungere da modello replicabile anche in altre regioni italiane contribuendo così al reinserimento sociale delle persone uscite dal carcere.

Caritas Marche insieme alla Conferenza Regionale Volontariato ha ribadito quanto sia fondamentale garantire accesso ai diritti fondamentali come leva essenziale per consentire ai detenuti di sviluppare un senso di responsabilità personale durante il loro percorso verso una nuova vita al di fuori delle mura carcerarie.

Questa iniziativa segna quindi un passo importante non solo nell’ambito della giustizia sociale ma anche nella costruzione di opportunità concrete per coloro che stanno cercando una seconda chance nella società italiana.

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