Foligno celebra la Giornata europea della musica con la Misa a Buenos Aires di Martin Palmeri

Foligno ospita la “Misa a Buenos Aires” il 22 giugno, un’opera di Martin Palmeri che fonde musica sacra e tango, con 80 musicisti diretti da Paolo Matteucci.
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La Giornata europea della musica si avvicina e Foligno si prepara a un evento di grande richiamo. Domenica 22 giugno, alle ore 21, l’auditorium “San Domenico” ospiterà la celebre Misa a Buenos Aires, conosciuta anche come “Misatango”. Questa straordinaria opera contemporanea del compositore argentino Martin Palmeri sarà presentata dall’associazione Amici della musica in collaborazione con il teatro locale “San Carlo”.

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La genesi di Misatango

Scritta nel 1996, “Misatango” rappresenta una delle opere più originali nel panorama della musica sacra moderna. Questo lavoro ha conquistato il pubblico di tutto il mondo grazie al suo forte impatto sonoro ed emotivo. Palmeri riesce a fondere due universi apparentemente distanti: da un lato la tradizione liturgica cristiana e dall’altro l’intensità passionale del tango nuevo. Il risultato è un linguaggio musicale vibrante e profondamente espressivo che trascende le barriere culturali.

L’idea alla base di “Misatango” non è semplicemente quella di scrivere una messa arricchita da elementi tanghisti; piuttosto, Palmeri ha cercato una vera fusione stilistica in cui le strutture del tango siano integrate organicamente nella scrittura corale e contrappuntistica. Questo approccio innovativo ha reso l’opera particolarmente amata dai musicisti e dal pubblico.

Un organico imponente per un’esecuzione unica

L’esecuzione della Misa a Buenos Aires al San Domenico promette di essere grandiosa sia per il numero dei musicisti coinvolti che per la qualità artistica dell’organizzazione. Sotto la direzione esperta di Paolo Matteucci, sul palco saliranno ben 80 musicisti tra cui spiccano nomi noti come la mezzosoprano Monica Cucca e i cori polifonici del teatro “San Carlo” insieme al coro di via Montello.

Particolare attenzione sarà riservata agli strumenti tipici del tango: Giampaolo Costantini suonerà il bandoneón, strumento emblematico che assume un ruolo centrale nell’espressione musicale dell’opera. Al pianoforte ci sarà Licia Missori mentre l’Orchestra d’archi Xylon accompagnerà l’intera performance creando così un’atmosfera ricca ed evocativa.

Un incontro tra tradizione e modernità

Paolo Matteucci sottolinea quanto sia significativo questo incontro tra stili diversi nella storia della musica sacra. Riferendosi all’approccio innovativo degli autori classici come Mozart nel Settecento, evidenzia come anche “Misatango” rappresenta una sintesi fra espressività teatrale e solennità liturgica.

Il linguaggio del tango nasce nei quartieri popolari di Buenos Aires ed era inizialmente legato ai contesti profani delle sale da ballo; ora si intreccia con gli elementi sacri portando alla luce nuove possibilità espressive nella musica contemporanea. L’opera dimostra chiaramente come i mondi musicalmente distanti possano unirsi attraverso emozioni condivise creando nuovi linguaggi artistici capaci di abbattere barriere culturali.

Per chi fosse interessato ad assistere all’evento o desiderasse ulteriori informazioni sui biglietti disponibili, è possibile visitare il sito ufficiale www.amicimusicafoligno.it dove sono riportati tutti i dettagli necessari per partecipare a questa serata speciale dedicata alla celebrazione della musica in tutte le sue forme.

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