Controversia sul risarcimento a Camerino: UnipolSai ricorre contro la sentenza del tribunale

Il Comune di Camerino lotta per un risarcimento di 1,5 milioni di euro dopo il terremoto del 2016, mentre UnipolSai contesta la sentenza favorevole e le spese richieste.
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La questione del risarcimento per i danni causati dal terremoto del 2016 a Camerino si complica ulteriormente. La compagnia assicurativa UnipolSai ha presentato ricorso contro il verdetto che riconosce al Comune un diritto di indennizzo di circa 1,5 milioni di euro. Questo episodio mette in luce le difficoltà legate alla copertura assicurativa in Italia, dove molti edifici e comuni sono esposti a rischi sismici e idrogeologici.

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La situazione attuale delle assicurazioni in Italia

Giovanni Liverani, presidente dell’Ania, ha recentemente evidenziato la bassa copertura assicurativa nel nostro Paese nonostante il 93,9% dei comuni italiani sia soggetto a frane o alluvioni e il 40% degli edifici si trovi in zone sismiche medio-alte. Durante un’audizione presso la Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema bancario, Liverani ha sottolineato l’importanza dell’obbligo di assicurazione per le imprese come passo significativo verso una maggiore protezione patrimoniale. Tuttavia, ha anche avvertito della necessità di riflessioni più ampie riguardo alla protezione delle abitazioni residenziali.

Il tema è particolarmente rilevante per i cittadini colpiti da eventi calamitosi come quello che ha devastato Camerino nel 2016. Qui gli effetti del sisma sono stati devastanti: oltre dodici milioni di euro i danni stimati al patrimonio immobiliare comunale comprendente edifici pubblici essenziali come scuole e biblioteche. Nonostante ciò, la strada verso una riparazione adeguata è stata lunga e tortuosa.

Il caso specifico del Comune di Camerino

Camerino è stato uno dei centri più colpiti dal terremoto del 2016 ed è rimasto bloccato nella fase post-sisma per otto anni prima che iniziasse finalmente la ricostruzione nei mesi scorsi. Il Comune aveva stipulato una polizza con UnipolSai proprio per affrontare eventualità legate ai danni sismici; tuttavia, quando si è trattato di quantificare il risarcimento dovuto dopo l’evento calamitoso, le cose non sono andate come previsto.

Nel 2020 il Comune si era rivolto al tribunale di Macerata chiedendo giustizia rispetto ai fondi dovuti dalla compagnia assicurativa. Dopo cinque anni d’attesa, il tribunale gli ha dato ragione stabilendo che Unipol doveva versare ulteriormente circa 1,5 milioni oltre agli interessi già pagati precedentemente. Tuttavia, UnipolSai sostiene che vi fosse un limite massimo fissato dalla polizza stessa e contesta quindi l’ammontare richiesto dal Comune.

Le contestazioni della compagnia assicurativa

UnipolSai fa leva su diverse argomentazioni legali nel suo ricorso contro la sentenza favorevole al Comune. In particolare sostiene che le garanzie aggiuntive sottoscritte da Camerino assorbirebbero altre voci previste dalla polizza principale ma pagate separatamente; tra queste ci sarebbero spese relative alla demolizione degli edifici danneggiati o alle perdite economiche derivanti dall’impossibilità d’affittare immobili distrutti dal sisma.

Inoltre, la compagnia contesta anche alcune spese ritenute tardive secondo loro non valide ai fini del calcolo finale dell’indennizzo totale da corrispondere al Comune stesso; tra queste figurano quelle relative alle operazioni necessarie per garantire sicurezza durante le fasi immediatamente successive all’evento catastrofico.

Nonostante ciò va notato che Unipol non fa parte dell’Ania da diversi anni ma continua ad essere uno dei principali attori nel settore delle assicurazioni italiane beneficiando comunque della rete consolidata offerta dalle compagnie associate all’organizzazione nazionale degli operatori finanziari.