Aumento delle truffe online che sfruttano il nome dell’INPS per rubare dati personali

Aumento delle truffe online che sfruttano il nome dell’INPS per rubare dati personali e finanziari: attenzione a SMS e email ingannevoli che promettono rimborsi o richiedono conferme di informazioni.
Aumento delle truffe online che sfruttano il nome dell'INPS per rubare dati personali - Socialmedialife.it

Negli ultimi mesi, si è registrato un preoccupante incremento delle truffe online che utilizzano fraudolentemente il nome dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale per sottrarre informazioni personali e finanziarie agli utenti. Questi raggiri avvengono principalmente tramite SMS e email false, le quali sembrano provenire dall’ente previdenziale. È fondamentale prestare attenzione a questi tentativi di frode, poiché possono avere conseguenze gravi per i cittadini.

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Modalità di attacco: come funzionano le truffe

Le truffe che si avvalgono del nome dell’INPS seguono schemi ben definiti. Gli utenti ricevono messaggi ingannevoli che li invitano a cliccare su link non ufficiali con l’obiettivo di verificare o confermare i propri dati. Spesso, queste comunicazioni menzionano la necessità di continuare a ricevere prestazioni INPS o promettono rimborsi inesistenti. I messaggi possono apparire molto convincenti e utilizzare un linguaggio formale simile a quello adottato dall’ente.

Una volta cliccato sul link fornito nel messaggio, gli utenti vengono reindirizzati a siti web fraudolenti progettati per assomigliare al sito ufficiale dell’INPS. Qui viene chiesto loro di inserire informazioni sensibili come numero di previdenza sociale, dati bancari o credenziali SPID. Fornendo tali dettagli ai malintenzionati, gli utenti espongono se stessi al rischio di furti d’identità e frodi finanziarie.

Le conseguenze delle truffe: rischi reali per i cittadini

Le conseguenze delle truffe online sono serie e possono comportare danni economici significativi alle vittime. I criminali informatici possono utilizzare i dati rubati per richiedere prestiti in modo fraudolento, aprire conti correnti a nome della vittima oppure effettuare pagamenti non autorizzati. Inoltre, accedendo ai servizi della Pubblica Amministrazione attraverso credenziali SPID ottenute illegalmente, i malfattori possono compiere ulteriori attacchi contro altre persone o enti pubblici.

È importante sottolineare che l’INPS non invia mai email o SMS contenenti link diretti per confermare dati personali o ricevere rimborsi monetari. L’unica comunicazione legittima da parte dell’ente riguarda indagini sulla soddisfazione degli utenti; in tali casi non vengono mai richiesti documenti sensibili né informazioni bancarie.

Come difendersi dalle truffe online

Per proteggersi da queste insidie digitali è fondamentale seguire alcune semplicissime regole pratiche. Prima di tutto è consigliabile controllare sempre l’indirizzo del sito web al quale ci si sta collegando; deve terminare con “inps.it”. I criminali spesso creano domini simili ma ingannevoli allo scopo di confondere gli utenti meno esperti.

In caso si ricevano comunicazioni sospette via SMS o email è opportuno ignorarle e segnalarle sul sito ufficiale dell’INPS oppure alle autorità competenti come la Polizia Postale. Non bisogna mai fornire informazioni personali attraverso canali non ufficializzati né cliccare su link sconosciuti senza aver prima verificato la loro autenticità.

Adottando queste precauzioni sarà possibile ridurre significativamente il rischio di cadere vittima delle numerose frodi informatiche in circolazione oggi giorno.