Il 17 giugno 2025, la sede di STMicroelectronics a Catania ha ospitato un convegno significativo dal titolo “Andos per ST: L’importanza della prevenzione del tumore al seno”. Questo evento, organizzato dalla dott.ssa Ilenia Bulla e dal dott. Francesco Litrico, ha visto la partecipazione di professionisti del settore medico e donne che hanno affrontato personalmente il percorso della malattia. L’obiettivo principale è stato quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della prevenzione attraverso informazioni chiare e dirette.
La struttura del convegno
Il convegno si è articolato in tre momenti distinti, ognuno dedicato a un aspetto specifico della prevenzione: primaria, secondaria e terziaria. Questi temi sono stati presentati dal Comitato Andos di Catania insieme alle volontarie che operano sul territorio attraverso varie iniziative. La prima parte dell’evento è stata aperta dalla dott.ssa Francesca Catalano, Presidente dell’associazione Andos e Direttore dell’U.O.C. di Senologia dell’Ospedale Cannizzaro di Catania.
La dott.ssa Catalano ha messo in evidenza l’importanza degli stili di vita sani nella lotta contro il cancro al seno. Ha parlato dei dati sull’incidenza della malattia in Italia, evidenziando le differenze tra Nord e Sud sia in termini statistici che nell’adesione agli screening preventivi. Secondo i dati presentati, la diagnosi precoce rappresenta una chiave fondamentale per aumentare le possibilità di guarigione; infatti si stima che il tasso di sopravvivenza arrivi fino al 99% se il tumore viene scoperto allo Stadio I.
Leggi anche:
In Sicilia sono attualmente riconosciute 18 Breast Unit dove le pazienti possono ricevere cure multidisciplinari specializzate. La presidente ha anche sottolineato l’urgenza di ampliare la fascia d’età per gli screening offerti dal Servizio Sanitario Nazionale , suggerendo che dovrebbero iniziare già dai 45 anni anziché dai 50 come avviene attualmente.
Tecniche diagnostiche avanzate
Il secondo intervento del convegno si è concentrato sulle tecniche diagnostiche più recenti disponibili per individuare precocemente eventuali formazioni tumorali nel seno. La dottoressa Antonella D’Angelo, radiologo senologo presente all’incontro, ha illustrato i progressi tecnologici nel campo della medicina che permettono diagnosi sempre più tempestive ed efficaci.
Grazie all’introduzione del mammografo digitale nelle strutture sanitarie locali, oggi è possibile effettuare esami strumentali diversificati a seconda delle necessità delle pazienti basandosi su età ed eventuale storia clinica pregressa. Questo approccio personalizzato non solo migliora le probabilità di rilevare anomalie precocemente ma contribuisce anche ad aumentare il tasso generale delle guarigioni.
L’intervento ha messo in luce come queste tecnologie siano essenziali non solo nella fase iniziale ma anche durante tutto il percorso terapeutico delle pazienti affette da cancro al seno.
Riabilitazione psico-emotiva dopo la diagnosi
Un altro momento cruciale del convegno è stato dedicato alla riabilitazione psico-emotiva legata alla diagnosi oncologica e ai percorsi terapeutici seguiti dalle pazienti. Durante questo segmento sono stati presentati i contenuti dell’ultimo volume pubblicato dall’Andos intitolato “La porta socchiusa: degenza e convergenza emotiva”.
La dottoressa Emanuela Ferrante, psiconcologa intervenuta all’evento, ha sottolineato quanto sia importante considerare gli aspetti emotivi durante il trattamento oncologico. Ha spiegato come un ambiente accogliente possa influenzare positivamente l’esperienza complessiva delle pazienti durante le fasi critiche della loro cura.
Inoltre sono stati discussi due report significativi riguardanti gli effetti collaterali non clinici associati alla malattia; uno studio condotto da ANDOS Nazionale insieme a CREA Sanità analizza questi aspetti cruciali mentre un altro report realizzato da Economist Impact propone una visione più centrata sulla donna nell’assistenza oncologica europea.
Testimonianze personali sul percorso verso la guarigione
A chiudere il convegno ci sono state due toccanti testimonianze da parte delle donne Milena Fazio e Patrizia Bertolino che hanno condiviso i loro vissuti attraverso letture estratte dal libro “La porta socchiusa”. Le loro storie hanno commosso i presenti mettendo in luce non solo le difficoltà affrontate ma anche gli insegnamenti tratti dall’esperienza personale legata alla malattia.
Questo evento promosso da STMicroelectronics rappresenta un esempio concreto dello sforzo collettivo tra mondo scientifico ed aziendale nel sostenere iniziative volte alla salute pubblica e alla sensibilizzazione su temi così delicati come quello dei tumori femminili.