Il 26 giugno, l’Oratorio di Noha ha ospitato la rappresentazione finale del progetto “Espressione corporea-musicale”, promosso dall’Istituto Comprensivo Polo 3 di Galatina-Noha. Questo evento ha coinvolto gli studenti in un percorso extracurricolare di 30 ore, mirato a esplorare tematiche adolescenziali attraverso un approccio creativo e multidisciplinare. La manifestazione si è rivelata un momento significativo per i ragazzi, che hanno avuto l’opportunità di esprimere le proprie emozioni e riflessioni.
Il significato dello spettacolo
Il titolo dello spettacolo, “E uscimmo a riveder le stelle… A spasso nella letteratura tra sogni e paure dell’adolescenza”, riassume perfettamente il viaggio intrapreso dagli studenti. Sotto la guida della professoressa Stefania Guarini, autrice del testo teatrale, e della docente tutor Maira Serafino, i ragazzi hanno dato vita a una narrazione che affronta le sfide tipiche dell’età adolescenziale. L’obiettivo principale era fornire uno spazio sicuro dove poter esplorare ansie e timori legati alla crescita.
La trama ruota attorno alla figura centrale di un’adolescente che rappresenta molti giovani contemporanei alle prese con sentimenti come l’ansia da prestazione e il timore del giudizio altrui. Attraverso un viaggio simbolico nel mondo della letteratura italiana, la protagonista incontra personaggi iconici come Ulisse e Dante. Ognuno di questi incontri offre spunti preziosi per affrontare le proprie paure ed emozioni.
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Un percorso educativo oltre il palcoscenico
Questo spettacolo non si è limitato a essere una semplice performance teatrale; ha costituito anche un’importante esperienza educativa volta a rendere vividi i contenuti culturali studiati in classe. La letteratura diventa così uno strumento utile per sviluppare capacità critiche nei ragazzi in un periodo della loro vita caratterizzato da cambiamenti profondi.
L’approccio multidisciplinare adottato nel progetto ha permesso agli studenti non solo di apprendere nozioni teoriche ma anche di esprimerle attraverso linguaggi diversi: corpo, parola e musica sono stati utilizzati per dare forma ai pensieri più intimi dei partecipanti. Questa fusione tra arte ed educazione ha reso l’esperienza scolastica più ricca e significativa.
Collaborazione con la comunità locale
Un aspetto fondamentale per il successo dell’iniziativa è stata la collaborazione con il territorio circostante. L’Oratorio di Noha ha offerto i propri spazi grazie alla disponibilità generosa di Don Francesco, creando così un ambiente accogliente dove svolgere prove e presentazioni finali. Questo sostegno logistico è stato cruciale per garantire lo svolgimento delle attività in modo fluido.
Inoltre, va sottolineato l’impegno attivo dei genitori degli studenti nella gestione degli aspetti tecnici ed organizzativi dello spettacolo finale. La loro partecipazione dimostra quanto sia importante la sinergia tra scuola e famiglie nel promuovere progetti educativi significativi.
Un momento condiviso dalla comunità scolastica
L’entusiasmo mostrato dagli studenti durante lo spettacolo evidenzia quanto questo progetto abbia colpito nel segno: non solo come occasione formativa ma anche come momento collettivo capace di coinvolgere famiglie ed amici nella celebrazione dei talenti giovanili. È emersa chiaramente l’importanza della scuola come luogo dove si può parlare il linguaggio dei giovani; quando ciò avviene, essa diventa davvero uno spazio fertile per bellezza personale e crescita interiore.
In sintesi, questo evento rappresenta molto più che una semplice esibizione artistica: è stato infatti un ponte tra passato e presente — fra pagine scritte dai grandi autori italiani ed esperienze vissute dai giovani d’oggi — creando così opportunità preziose per riflessioni personali profonde su temi universali quali sogni e paure nell’età adulta emergente.