La Ferrari Amalfi, erede della Roma, rappresenta un importante passo per il marchio di Maranello. Con un design rinnovato e prestazioni migliorate, questa nuova Gran Turismo si distingue nel panorama automobilistico mondiale. La casa automobilistica italiana continua a mantenere viva la sua tradizione di eccellenza, combinando estetica e performance in un modello che promette di affascinare gli appassionati.
Esterni: un design innovativo
La Ferrari Amalfi si presenta con linee eleganti e moderne che richiamano l’iconica Roma ma con dettagli distintivi ispirati alla storica 12 cilindri. Il frontale è caratterizzato da gruppi ottici sottili, collegati da una linea fluida che conferisce all’auto un aspetto affilato e dinamico. La griglia anteriore è stata eliminata per abbracciare una filosofia di minimalismo estremo senza compromettere l’aerodinamica.
Le proporzioni generali dell’Amalfi rimangono simili a quelle della Roma, con una lunghezza di 4,66 metri e larghezza di 1,97 metri. Tuttavia, i designer hanno lavorato su dettagli come le luci posteriori sottilissime che creano uno splendido contrasto rosso sulla carrozzeria. L’ala mobile è sapientemente nascosta fino al momento del bisogno; quando attivata a velocità elevate offre un carico verticale significativo per garantire stabilità durante la guida sportiva.
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Questi elementi non solo esaltano l’estetica dell’Amalfi ma contribuiscono anche alle sue prestazioni aerodinamiche superiori. Ogni dettaglio è stato pensato per ottimizzare il flusso d’aria attorno al veicolo mentre si viaggia ad alte velocità.
Interni: ergonomia ed eleganza
All’interno della Ferrari Amalfi troviamo una fusione perfetta tra tecnologia avanzata ed ergonomia studiata nei minimi dettagli. A differenza della Roma, dove i comandi touch sul volante avevano suscitato alcune critiche da parte degli utenti riguardo alla praticità d’uso, nella nuova GT tornano i comandi fisici sul volante. Questa scelta mira a migliorare l’esperienza del guidatore rendendo più intuitivo il controllo delle funzioni principali.
Il cruscotto presenta ora uno schermo centrale orizzontale anziché verticale come nella precedente versione; questo cambiamento facilita l’interazione con le informazioni vitali durante la guida. Le bocchette dell’aria sono state riprogettate seguendo uno stile moderno ma funzionale.
Inoltre non manca il manettino iconico tipico delle vetture sportive Ferrari; consente al conducente di selezionare diverse modalità di guida adattandosi così alle esigenze del momento – dalla guida tranquilla in città fino all’emozionante esperienza in pista grazie ai suoi 640 CV disponibili sotto il cofano.
Motore: potenza senza compromessi
Un aspetto fondamentale della Ferrari Amalfi è rappresentato dal suo motore V8 biturbo da 3,9 litri che mantiene intatta la tradizione delle motorizzazioni ad alte prestazioni del marchio italiano. Rispetto alla Roma ha guadagnato ulteriormente in potenza arrivando a ben 640 CV grazie ad alcuni aggiornamenti tecnici significativi come alberi a camme più leggeri e turbo capaci di girare più rapidamente fino a 170 mila giri al minuto.
Queste modifiche non solo aumentano le performance generali ma offrono anche una reattività immediata durante la guida sportiva; ciò rende ogni accelerazione ancora più entusiasmante rispetto ai modelli precedenti pur mantenendo invariata la velocità massima fissata sui 320 km/h.
Il cambio automatico doppia frizione a otto rapporti migliora ulteriormente l’esperienza complessiva permettendo passaggi rapidi tra le marce senza alcun ritardo percepibile dal conducente o dai passeggeri presenti nell’abitacolo.
Prezzi: accessibilità relativa nel mondo delle supercar
Come ogni modello Ferrari, anche l’Amalfi ha un prezzo elevato che riflette sia il prestigio del marchio sia le caratteristiche tecniche avanzate offerte dalla vettura stessa. Con un costo base fissato intorno ai 240 mila euro rappresenta comunque una proposta relativamente “economica” rispetto agli altri modelli presenti nella gamma Ferrarista – sebbene rimanga fuori dalla portata della maggior parte degli acquirenti comuni.
Rispetto alla precedente Roma venduta circa due anni fa partendo da circa 200 mila euro c’è stato quindi un incremento significativo dei costi dovuto alle migliorie apportate sia nel design sia nelle performance meccaniche complessive dell’auto stessa. Per chi fosse interessato all’acquisto di modelli usati sul portale pre owned dedicato dall’azienda ci sono opzioni disponibili dai prezzi variabili tra i duecentomila euro fino oltre i duecentocinquanta mila euro secondo condizioni specifiche dei singoli veicoli messi in vendita.