Scoperta astronomica: un oggetto interstellare attraversa il nostro sistema solare

Scoperto l’oggetto interstellare A11pl3Z, una cometa di dimensioni significative che viaggia a grande velocità nel nostro sistema solare, suscitando l’interesse della comunità scientifica e degli appassionati.
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Un evento astronomico di grande rilevanza si sta verificando nel nostro sistema solare. Un oggetto misterioso, designato A11pl3Z, è stato scoperto mentre viaggia a una velocità straordinaria. Le prime analisi suggeriscono che potrebbe provenire da un altro sistema stellare, rendendolo solo il terzo oggetto noto ad avere questa origine dopo ‘Oumuamua e 2I/Borisov. Questa scoperta ha suscitato l’interesse di astronomi e appassionati in tutto il mondo.

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La scoperta dell’oggetto A11pl3Z

Il 1 luglio 2025, gli astronomi del telescopio ATLAS in Cile hanno identificato A11pl3Z, attirando subito l’attenzione della comunità scientifica. Questo oggetto presenta una caratteristica unica: la sua orbita è iperbolica, contrariamente ai corpi celesti legati gravitazionalmente al Sole che seguono orbite chiuse. L’elevata eccentricità dell’orbita — stimata tra 6 e 10 — indica chiaramente che A11pl3Z proviene da oltre i confini del nostro Sistema Solare.

Al momento della sua scoperta, l’oggetto si trovava a circa 4,5 unità astronomiche dal Sole . Con una velocità di circa 68 chilometri al secondo, A11pl3Z ha la capacità di sfuggire all’attrazione gravitazionale del Sole per continuare il suo viaggio attraverso la galassia. Gli esperti prevedono che raggiungerà il punto più vicino al Sole intorno al 29 ottobre 2025; in quella data passerà a circa 1,35 AU dal Sole, poco oltre l’orbita di Marte.

Il percorso verso Marte e oltre

L’itinerario di A11pl3Z lo porterà a passare vicino a Marte intorno al prossimo ottobre per poi avvicinarsi alla Terra nel dicembre dello stesso anno a una distanza stimata di circa 2,4 AU. Dopo aver sfiorato questi pianeti interni del Sistema Solare nei primi mesi del nuovo anno , si prevede che proseguirà verso Giove prima di scomparire nuovamente nello spazio interstellare.

Questa traiettoria rende particolarmente interessante lo studio dell’oggetto poiché offre agli scienziati opportunità uniche per osservazioni dettagliate durante i suoi passaggi ravvicinati ai pianeti noti.

Una cometa con caratteristiche sorprendenti

Inizialmente considerato come un corpo roccioso privo d’attività cometaria, recenti osservazioni hanno rivelato segni distintivi tipici delle comete: una tenue chioma attorno all’oggetto. Questo ha portato gli esperti del Minor Planet Center a classificarlo ufficialmente come cometa con la designazione C/2025 N1 . Inoltre è stato inserito nel catalogo degli oggetti interstellari come 3I/ATLAS.

A differenza dei precedenti visitatori interstellari ‘Oumuamua e Borisov — molto più piccoli — le stime attuali indicano che A11pl3Z abbia un diametro compreso tra i dieci e i venti chilometri o anche più grande. Questa dimensione lo rende paragonabile alle comete ben note come Hale-Bopp ed è motivo sufficiente per considerarlo un soggetto ideale per studi approfonditi sulla composizione dei corpi celesti formatisi attorno ad altre stelle.

Collaborazione tra professionisti e appassionati

La scoperta dell’A11pl3Z rappresenta anche un esempio significativo della sinergia tra astronomi professionisti e amatori. Dopo l’annuncio iniziale da parte degli scienziati dell’ATLAS in Cile, Sam Deen ha rinvenuto immagini precedenti archiviate , estendendo così le osservazioni disponibili sull’oggetto stesso ed aiutando nella determinazione precisa della sua orbita futura.

Altri astrofili hanno contribuito con conferme fotografiche ed analisi preliminari; questo lavoro collettivo dimostra quanto possa essere fruttuosa la collaborazione nella comunità scientifica quando si tratta di esplorazioni spaziali.

Aspettative future su A11pl3Z

Nei prossimi mesi ci sarà un’intensa attività osservative su questo affascinante corpo celeste da parte delle agenzie spaziali NASA ed ESA insieme ad altre istituzioni scientifiche internazionali. Sono già state programmate campagne mirate alla raccolta dati spettroscopici e fotometrici volti a rispondere ad alcune domande fondamentali riguardo alla provenienza dell’oggetto: quale sistema stellare potrebbe averlo originato? Quale composizione chimica presenta rispetto alle comete conosciute? Potrebbe contenere molecole organiche?

Sebbene non sia facile osservarlo senza strumenti adeguati – soprattutto considerando le sue dimensioni – coloro dotati di telescopi amatoriali potrebbero avere qualche possibilità durante i mesi autunnali quando sarà visibile nei cieli notturni.

A11pl3Z non rappresenta solo una curiosità astronomica ma funge anche da messaggero proveniente da lontano; esso porta con sé informazioni preziose sul nostro universo vasto ed enigmatico.