Questa mattina, il Papa ha ricevuto in udienza presso la Sala Clementina del Vaticano i formatori del Corso del Regina Apostolorum e i membri del Capitolo Generale dei Padri Saveriani. Durante l’incontro, il Pontefice ha sottolineato l’importanza della formazione nella missione di evangelizzazione, evidenziando come questa debba essere integrale e mirata a trasformare la spiritualità dei partecipanti. La riflessione si è concentrata su tre aspetti fondamentali per una formazione efficace.
L’importanza della relazione con Gesù
Papa Leone XIV ha aperto il suo discorso enfatizzando che la base di ogni vocazione e missione apostolica deve essere l’amicizia con Gesù. Ha spiegato che vivere un’intimità personale con Cristo è essenziale per trasmettere autenticità nel ministero sacerdotale. Il Pontefice ha esortato i presenti a coltivare questa amicizia profonda, poiché è attraverso l’esperienza diretta dell’amore divino che si può poi annunciare il Vangelo agli altri.
Il Santo Padre ha messo in evidenza come questa esperienza personale di grazia debba riflettersi nel modo in cui si vive quotidianamente: nelle relazioni interpersonali, nello stile di vita e nell’approccio alla comunità. Per Papa Leone XIV, un sacerdote deve essere capace di comunicare non solo attraverso le parole ma anche tramite la propria umanità e disponibilità ad instaurare legami significativi.
Fraternità tra sacerdoti
Un secondo punto trattato dal Papa riguarda la necessità di sviluppare una fraternità autentica tra sacerdoti e membri delle comunità religiose. Ha sottolineato che è fondamentale superare individualismi ed egoismi per costruire relazioni fraterne basate sulla collaborazione reciproca. Secondo lui, mentre molti possono concordare sull’importanza della fraternità, nella pratica ci sono ancora molte sfide da affrontare.
Papa Leone XIV ha invitato tutti a lavorare su se stessi per migliorarsi continuamente nelle relazioni interpersonali all’interno delle comunità ecclesiali. Ha affermato che una vera fraternità non solo arricchisce le singole persone ma fortifica anche l’intera Chiesa nel suo cammino verso una missione condivisa.
Condivisione della missione con tutti i battezzati
Infine, il Pontefice ha parlato dell’importanza di coinvolgere tutti i battezzati nella missione evangelizzatrice della Chiesa. Ha ricordato come nei primi secoli cristiani fosse naturale vedere ogni fedele come discepolo attivo nell’annuncio del Vangelo; oggi c’è bisogno di ritornare a questo spirito collaborativo.
Papa Leone XIV ha esortato sia i formatori sia gli operanti sul campo ad incoraggiare un approccio inclusivo alla testimonianza cristiana. È cruciale riconoscere le capacità innate dei battezzati e aiutarli a scoprire ed utilizzare quei doni al servizio della comunità ecclesiale e sociale più ampia.
Concludendo l’udienza, il Santo Padre ha ribadito quanto sia necessario educare presbiteri capaci non solo di guidare ma anche di discernere insieme ai fedeli le vie dello Spirito all’interno delle loro realtà locali.