Esplosione a Roma: feriti e caos in un distributore di Gpl il 4 luglio 2025

Un’esplosione di una cisterna di Gpl a Roma, nel Prenestino, il 4 luglio 2025, ha ferito circa venti persone e causato danni significativi. Indagini in corso sulle cause dell’incidente.
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Un’esplosione ha scosso la zona del Prenestino a Roma il 4 luglio 2025, quando una cisterna di Gpl è deflagrata in un distributore e deposito situato in via dei Gordiani. L’incidente ha provocato una ventina di feriti, tra cui dieci poliziotti e diversi passanti. Le operazioni di soccorso sono state tempestive, con le forze dell’ordine che hanno evacuato l’area e prestato assistenza ai feriti.

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Il momento dell’esplosione

L’esplosione è avvenuta nel pomeriggio, causando panico tra i residenti e le persone presenti nella zona. Testimoni oculari hanno descritto scene di caos immediatamente dopo la deflagrazione, con fiamme alte che si levavano dalla cisterna danneggiata. La potenza dell’esplosione ha frantumato i vetri delle finestre vicine ed è stata udita anche a distanza considerevole dal luogo dell’incidente.

Le prime notizie parlano di un forte odore di gas avvertito poco prima della deflagrazione, ma al momento non sono chiare le cause esatte che abbiano portato all’accaduto. Gli investigatori stanno esaminando la situazione per capire se ci siano stati errori nelle procedure di sicurezza o eventuali malfunzionamenti tecnici.

Intervento delle forze dell’ordine

Subito dopo l’esplosione, i carabinieri del Nucleo radiomobile sono accorsi sul posto per gestire l’emergenza. Hanno messo in atto misure immediate per garantire la sicurezza dei cittadini evacuando rapidamente l’area circostante al distributore. Durante le operazioni iniziali, alcuni agenti hanno prestato soccorso ai feriti sul posto; uno dei carabinieri intervenuti ha riportato lievi lesioni mentre cercava di aiutare altre persone.

I soccorsi hanno visto anche il coinvolgimento delle ambulanze che si sono affrettate ad arrivare sul luogo della tragedia per trasportare i feriti negli ospedali più vicini. Tra questi c’è chi è stato trasferito all’ospedale Vannini con condizioni più gravi rispetto agli altri.

I danni collaterali

Oltre alle persone rimaste ferite nell’incidente diretto causato dall’esplosione della cisterna, ci sono stati danni significativi alle strutture circostanti. Diverse automobili parcheggiate nei pressi del distributore sono state danneggiate dai detriti volati via durante la deflagrazione; inoltre molte finestre degli edifici adiacenti hanno subito rotture a causa della forza d’impatto.

La situazione attuale richiede ora una valutazione approfondita da parte delle autorità competenti riguardo alla sicurezza degli impianti nella zona e alla necessità eventuale di controllare altri depositi simili nel territorio romano per prevenire incidenti futuri.

Le indagini continueranno nei prossimi giorni mentre gli esperti cercheranno risposte su come sia potuto accadere un evento così grave nel cuore della città eterna.