Loyle Carner: il nuovo album “Hopefully !” e la paternità che ispira la sua musica

Loyle Carner torna con “Hopefully !”, un album che riflette la sua evoluzione artistica e personale, ispirato dalla paternità e caratterizzato da testi introspettivi e collaborazioni creative.
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Loyle Carner, rapper londinese noto per i suoi testi introspettivi, torna con un nuovo album intitolato “Hopefully !”. Questo lavoro segna un’evoluzione nel suo stile musicale e personale, influenzato dalla recente esperienza della paternità. Con una carriera che dura da oltre dieci anni e numerosi riconoscimenti alle spalle, Carner continua a esplorare temi esistenziali attraverso le sue canzoni.

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Un artista in continua evoluzione

Originario di Londra, Loyle Carner ha iniziato la sua carriera musicale dopo aver abbandonato gli studi di teatro. Il suo debutto nel 2017 con “Yesterday’s Gone” ha ricevuto candidature per il Mercury Prize e due Brit Awards. Da allora ha pubblicato altri quattro dischi, consolidando la sua reputazione come uno degli artisti più rispettati del panorama musicale britannico. Le sue canzoni si caratterizzano per l’approfondimento di temi personali ed esistenzialisti.

Il nuovo album “Hopefully !” rappresenta un ulteriore passo nella sua evoluzione artistica. In questo progetto, Carner si mostra alla ricerca di nuove soluzioni creative anche nel canto, come dimostra il singolo di lancio “In My Mind”. Per realizzare questo lavoro ha riunito una band composta da amici; tutto è nato da jam session che hanno preso forma fino a diventare un intero album.

La paternità come fonte d’ispirazione

Recentemente diventato padre per la seconda volta, Loyle Carner afferma che i suoi figli hanno avuto un ruolo significativo nella creazione del nuovo disco. La paternità lo ha aiutato a sentirsi più a suo agio nell’esprimere le proprie emozioni attraverso il canto piuttosto che solo tramite il rap. Durante le sessioni di registrazione spesso andava a prendere il figlio all’asilo nido; sulla copertina dell’album compaiono anche gli scarabocchi del bambino.

Carner descrive “Hopefully !” come una narrazione della vita quotidiana vista attraverso gli occhi dei bambini: «Ho voluto dare spazio al bambino che è dentro di me». Le sue canzoni affrontano tematiche più cupe ma sono smussate dalla leggerezza ispirata dai momenti trascorsi con i suoi figli.

Riflessioni sulla scrittura e sull’introspezione

L’introspezione è uno degli elementi distintivi della musica di Loyle Carner. Quando scrive le sue canzoni si apre profondamente al pubblico; questa capacità deriva in parte dall’influenza materna: sua madre è insegnante specializzata nell’alfabetizzazione per studenti con esigenze particolari. All’inizio della sua carriera pensava alla scrittura in modo anonimo ma poi si è reso conto che la musica richiede una presenza diretta e personale.

Riguardo ai primi passi nella scrittura musicale, ricorda come fosse naturale passare dalla poesia al rap durante gli anni scolastici senza molte alternative disponibili nel mondo letterario tradizionale. Ha trovato ispirazione nelle opere poetiche ascoltate piuttosto che lette; Langston Hughes è uno dei poeti citati tra le sue influenze principali.

Lettura e crescita personale

Nonostante sia dislessico e trovi difficile leggere libri tradizionali, Loyle Carner ama ascoltare audiolibri ed esplora vari generi letterari principalmente legati alla saggistica o alle autobiografie piuttosto che alla narrativa pura. Uno dei libri recenti letti è “Humankind” dell’autore olandese Rutger Bregman; quest’opera lo ha colpito profondamente facendogli riflettere sulla natura umana e sull’importanza dell’empatia nelle relazioni interpersonali.

Questa nuova consapevolezza influisce sul suo processo creativo: «La natura umana in fondo è molto bella», afferma l’artista mentre discute delle sfide legate all’essere genitore in un mondo complesso dove spesso prevalgono notizie negative su comportamenti umani discutibili.

Collaborazioni musicali e nuovi orizzonti

Per quanto riguarda l’aspetto collaborativo della musica rap rispetto ad altre forme artistiche, Loyle Carner preferisce lavorare insieme ad amici anziché ricevere beat già pronti da produttori esterni sotto pressione creativa costante. Questa scelta permette maggiore libertà espressiva durante le sessioni musicali rendendo ogni progetto unico grazie all’apporto collettivo degli artisti coinvolti.

Nel corso delle discussioni sui suoni presenti nel suo ultimo lavoro emerge anche l’amore ritrovato per la chitarra dopo averla messa temporaneamente da parte negli ultimi anni; ora gioca un ruolo centrale nei brani dell’album grazie all’influenza delle sonorità alternative ascoltate insieme ai figli durante momenti familiari condivisi.

Concludendo questa fase creativa intensa prima del tour promozionale previsto nei prossimi mesi, Loyle Carner sembra pronto ad affrontare nuove sfide artistiche sia nella musica sia nella recitazione dove avrà occasione d’interpretare ruoli diversi rispetto al passato contribuendo così ulteriormente alla propria crescita professionale.