La sesta edizione del Lecco Film Fest, tenutasi dal 3 al 6 luglio, ha registrato numeri impressionanti, con oltre 5.000 presenze totali di pubblico. Questo festival, organizzato dalla Fondazione Ente dello Spettacolo e promosso da Confindustria Lecco e Sondrio, si è affermato come un evento di riferimento nel panorama culturale nazionale. In quattro giorni intensi sono stati realizzati ben 22 eventi e 11 proiezioni cinematografiche, tra cui un’anteprima nazionale che ha attirato l’attenzione degli appassionati.
Un programma ricco di eventi
Il festival ha offerto una varietà di attività che hanno coinvolto il pubblico in modo attivo. Tra le proiezioni più attese c’è stata quella de “Le assaggiatrici” del regista Silvio Soldini, presentata in una Piazza Garibaldi gremita da oltre 500 spettatori. La partecipazione a questo evento dimostra l’interesse crescente verso il cinema d’autore e le opere significative della cinematografia italiana.
Inoltre, la seconda giornata ha visto il sold out per la presentazione dell’ultimo lungometraggio di Mario Martone intitolato “Fuori“, accompagnata dalla sceneggiatrice Ippolita Di Majo. Questi momenti non solo hanno intrattenuto ma hanno anche stimolato riflessioni su temi sociali rilevanti attraverso il linguaggio cinematografico.
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Ospiti illustri e dialoghi significativi
Il festival ha accolto numerosi ospiti provenienti dal mondo del cinema e della cultura che hanno condiviso esperienze personali con il pubblico. Marco Campanari, presidente di Confindustria Lecco e Sondrio, ha sottolineato l’importanza della bellezza nella cultura locale attraverso questo festival: “Offrire al territorio un festival significa creare uno spazio di confronto”. Anche mons. Davide Milani ha evidenziato come i protagonisti intervenuti non siano stati semplicemente volti noti ma persone pronte a condividere parti intime delle loro vite.
Angela D’Arrigo, curatrice dell’evento, ha messo in luce come il dialogo intergenerazionale sia uno dei punti forti del programma: “È questa impostazione che rende ogni singolo evento arricchente”. La varietà degli incontri – dalle proiezioni ai laboratori formativi – è stata fondamentale per mantenere viva l’interazione tra diverse generazioni.
Formazione continua al centro del festival
Un aspetto distintivo del Lecco Film Fest è rappresentato dai percorsi formativi offerti ai giovani talenti emergenti nel campo della cinematografia. Il laboratorio “Nuovi Talenti LAB” si è rivelato cruciale per sei autori under 35 nello sviluppo delle loro opere prime grazie a mentorship dedicate e workshop pratici condotti da professionisti affermati come Vittorio Storaro.
Parallelamente si è svolto anche “Opera Prima“, un corso dedicato alla scrittura per cinema rivolto agli studenti delle scuole secondarie superiori locali; questa iniziativa mira a promuovere una formazione critica consapevole nel linguaggio audiovisivo contemporaneo tra i giovani talentuosi della zona lecchese.
Momenti chiave durante i quattro giorni
Tra gli eventi salienti c’è stata la proiezione in anteprima nazionale del docufilm “Figli di Haiti“, prodotto con il sostegno de Avvenire; quest’opera affronta tematiche socialmente rilevanti senza cadere nel sensazionalismo tipico dei media tradizionali. Dopo la visione si è aperta una discussione critica che ha coinvolto diversi esperti sul tema trattato dal film.
La tavola rotonda “C’è ancora domani per la critica?” ha riunito dieci critici under 35 per discutere sul futuro della critica cinematografica nell’era digitale; questo incontro rappresenta un tentativo concreto di affrontare le sfide contemporanee legate all’evoluzione dell’informazione culturale.
Infine sono stati consegnati i Premi Lucia a figure emblematiche come Barbara Chichiarelli e Marta Donzelli; questi riconoscimenti celebrano non solo talenti artistici ma anche impegni significativi nella promozione della cultura cinematografica indipendente.