La diocesi di Lanusei chiarisce la posizione su Alessandro Minutella: un caso controverso

La diocesi di Lanusei dichiara Alessandro Minutella “Signor non don”, sottolineando la sua esclusione dal sacerdozio e le tensioni generate dalle sue critiche alla Chiesa cattolica.
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La diocesi di Lanusei ha recentemente emesso una dichiarazione riguardante Alessandro Minutella, un ex sacerdote palermitano noto per le sue posizioni controverse nei confronti della Chiesa cattolica. Con l’espressione “Signor non don”, la diocesi intende specificare che Minutella non è più riconosciuto come sacerdote, seguendo una prassi già adottata da altre diocesi italiane. Questa notizia riaccende i riflettori su una figura che ha suscitato dibattito e divisione all’interno della comunità ecclesiastica.

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Chi è Alessandro Minutella

Alessandro Minutella è un ex sacerdote originario di Palermo, noto per aver fondato la comunità Piccola Nazareth a Carini. La sua carriera ecclesiastica ha preso una piega inaspettata quando ha iniziato a esprimere critiche forti e aperte nei confronti di Papa Francesco e dell’arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice. Le sue affermazioni lo hanno portato a definirsi in missione per riparare ai presunti mali causati dalla leadership attuale della Chiesa cattolica. Nel 2018, queste posizioni hanno avuto conseguenze significative: l’arcidiocesi di Palermo lo ha scomunicato accusandolo di eresia e scisma.

Minutella non si è fermato qui; nel gennaio 2022, Papa Francesco lo ha dimesso dallo stato clericale. Nonostante queste misure disciplinari, l’ex sacerdote continua a mantenere viva la sua presenza online attraverso vari canali web e social media.

Le accuse contro la Chiesa

Alessandro Minutella utilizza i suoi profili social per diffondere le sue opinioni critiche sulla Chiesa ufficiale. Con oltre 4mila followers su Facebook, il suo messaggio raggiunge un pubblico significativo. Tra le accuse più gravi che rivolge alla gerarchia ecclesiastica c’è quella di considerarla “impostura della falsa Chiesa”, definendola anche come “multinazionale della falsità” e “prostituta indegna venduta ai poteri del mondo”. Queste affermazioni hanno sollevato preoccupazioni tra i membri della comunità cattolica riguardo alla diffusione delle sue idee.

Minutella sostiene inoltre di ricevere “locuzioni soprannaturali” da figure religiose come la Madonna e gli angeli, alimentando ulteriormente il suo culto personale tra i sostenitori. Questo aspetto mistico delle sue affermazioni si combina con altre dichiarazioni relative all’esistenza di un’“acqua miracolosa” nelle vicinanze di Palermo, che secondo lui possiede proprietà terapeutiche straordinarie; tuttavia questa affermazione è stata categoricamente smentita dalla Chiesa.

Reazioni dalla Diocesi

La reazione della diocesi di Lanusei rappresenta un tentativo chiaro ed esplicito da parte dell’autorità ecclesiastica locale per prendere posizione rispetto alle provocazioni lanciate da Minutella negli ultimi anni. Il richiamo al titolo “Signor non don” serve a sottolineare che egli non gode più dei diritti né dei privilegi associati al sacerdozio cattolico romano.

Questa situazione mette in evidenza le tensioni interne alla Chiesa cattolica italiana contemporanea dove figure come quella di Minutella possono generare confusione tra i fedeli e mettere in discussione l’autorità tradizionale del clero ufficiale. La risposta formale da parte delle autorità ecclesiali mira quindi sia a tutelare l’immagine istituzionale sia ad informare adeguatamente i fedeli sui rischi legati all’ascolto delle voci dissidenti dentro il panorama religioso italiano.

In questo contesto complesso si inserisce anche il dibattito sull’autenticità delle esperienze spirituali personali rispetto agli insegnamenti ufficialmente riconosciuti dalla Chiesa cattolica romana; una questione delicata che continua ad animare conversazioni accese tra credenti ed esperti teologici.