Debutto di ‘Hérodiade’ al Teatro dei Rozzi: un’opera che rielabora il mito di Mallarmé

Il 12 luglio 2025, al Teatro dei Rozzi di Siena, debutta l’opera “Hérodiade” di Matteo D’Amico, un’innovativa rilettura del mito biblico con influenze poetiche e musicali contemporanee.
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Il 12 luglio 2025, il Teatro dei Rozzi di Siena ha ospitato la prima assoluta dell’opera ‘Hérodiade‘, un evento significativo per il panorama del teatro musicale contemporaneo. L’opera, scritta dal compositore Matteo D’Amico e ispirata ai versi incompiuti della tragedia di Stéphane Mallarmé, è stata presentata nell’ambito del Chigiana International Festival & Summer Academy. Con inizio alle 21.15, l’evento ha attirato l’attenzione degli appassionati e degli esperti del settore.

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Un’opera che rielabora un mito

Hérodiade rappresenta una rilettura moderna del mito biblico attraverso la lente della poesia simbolista. Commissionata dall’Accademia Chigiana, quest’opera si distingue per la sua struttura in quattro atti e per i contributi drammaturgici forniti da Sandro Cappelletto, che non solo ha curato la sceneggiatura ma è anche presente come voce narrante durante lo spettacolo. La scelta di attingere a una figura così complessa come quella di Hérodiade offre spunti interessanti sulla condizione umana e sulle dinamiche relazionali.

La trama si sviluppa attorno alla figura centrale di Salomè e al suo legame con Giovanni Battista, esplorando temi universali quali il desiderio, il potere e le conseguenze delle scelte personali. La musica composta da D’Amico funge da veicolo emotivo per queste tematiche profonde; ogni nota sembra riflettere le tensioni interne dei personaggi coinvolti nella storia.

Il cast artistico

Il cast dell’opera include voci note nel panorama lirico italiano: Erika Pagan e Valentina Piovano sono le protagoniste principali che interpretano i ruoli chiave con grande intensità vocale ed espressività scenica. A dirigere l’ensemble è Tonino Battista, noto per la sua capacità di fondere diverse sonorità in armonie avvincenti.

L’accompagnamento musicale è affidato al Chigiana Chamber Ensemble composto da musicisti talentuosi provenienti dall’Accademia stessa. Tra gli strumentisti figurano flautisti come Francesco Checchini e Luciano Tristaino; clarinettisti come Luca Cipriano; arpeggiatori Emanuela Battigelli e Stefania Scapin; oltre a un duo pianistico formato da Francesco Bravi e Adriano Leonardo Scapicchi.

Non mancano nemmeno formazioni più ampie come il Quartetto Sincronie – con Houman Vaziri al violino – insieme al Chigiana Percussion Ensemble guidato da Angelo Maggi. Questa varietà strumentale contribuisce a creare atmosfere ricche ed evocative durante tutta l’esecuzione dell’opera.

Un tributo ai grandi della musica

La prima de ‘Hérodiade‘ coincide con una celebrazione speciale: Matteo D’Amico festeggia i suoi 70 anni proprio attraverso questa opera significativa nel contesto culturale odierno. Inoltre, quest’anno ricorre anche il centenario della nascita del compositore Pierre Boulez, figura fondamentale nella musica contemporanea che aveva dedicato parte della sua carriera all’influenza poetica di Mallarmé.

Sandro Cappelletto sottolinea quanto sia importante dare nuova vita a testi così complessi: “La novità portata dalla musica di Matteo D’Amico riesce a dare voce a uno dei lavori più enigmatici mai completati dal poeta francese”. Questo approccio innovativo non solo rende omaggio alla tradizione ma invita anche gli spettatori ad esplorare nuove dimensioni artistiche attraverso l’interazione tra parola scritta e suono.

Con questo debutto straordinario al Teatro dei Rozzi si apre quindi una finestra su nuove possibilità espressive nel mondo dell’opera contemporanea italiana.