Adi Oasis, artista di origine caraibica, si prepara a tornare in Italia per una serie di concerti, tra cui un atteso spettacolo al festival Mundus il 14 luglio a Reggio Emilia. Con una carriera che spazia dalla musica alla moda, Oasis condivide la sua esperienza e le sue emozioni legate al suo percorso artistico e alla vita da immigrata negli Stati Uniti.
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L’amore per l’italia e il pubblico accogliente
Oasis ha già avuto modo di esibirsi in diverse occasioni nel nostro paese, riscontrando sempre un’accoglienza calorosa. “Il pubblico italiano è molto sorridente e balla”, afferma l’artista. La connessione che riesce a stabilire con gli spettatori rende ogni concerto un’esperienza unica. La presenza dello staff durante gli eventi contribuisce ulteriormente a creare un ambiente positivo per gli artisti. Questa sinergia tra musicisti e pubblico è fondamentale per lei: “Mi piace lavorare in Italia”, sottolinea.
La sua musica non è solo intrattenimento; è anche un mezzo attraverso cui racconta storie personali ed esperienze vissute. Attraverso i suoi brani, Oasis cerca di trasmettere emozioni autentiche che possano risuonare con chi ascolta.
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Riflessioni sull’immigrazione e la condizione femminile
Nel suo ultimo album “Lotus Glow”, Adi Oasis affronta temi complessi legati alla sua identità come donna nera immigrata negli Stati Uniti. Racconta della difficoltà di essere considerata una minoranza in una società dove spesso le differenze vengono stigmatizzate. Cresciuta in Francia prima di trasferirsi negli USA, ha vissuto situazioni diverse ma simili nella loro complessità.
“Non volevo scrivere un album politico”, spiega l’artista, “ma semplicemente raccontare la mia storia”. Le sue parole mettono in luce le sfide quotidiane affrontate dalle donne nel mondo della musica e nella società più ampia: “Essere presa sul serio non è sempre facile”. Tuttavia, nota anche come ci sia maggiore consapevolezza oggi rispetto al passato riguardo queste tematiche.
Il percorso musicale: dall’infanzia alle collaborazioni
Adi Oasis ha iniziato a cantare fin da piccola; la passione per la musica l’ha accompagnata sin dai due anni d’età. Solo successivamente si è avvicinata al mondo del DJing e della moda quando si è trasferita a New York per cercare nuove opportunità economiche. È qui che ha scoperto il basso elettrico dopo aver dovuto sostituire all’ultimo minuto il bassista del suo primo gruppo musicale: “Ho accettato ed è stato amore a prima vista”.
Il nome d’arte “Oasis” rappresenta molto più di una semplice scelta estetica; deriva da riflessioni profonde durante i periodi difficili della pandemia quando cercava uno spazio positivo nella propria vita professionale.
New york vs parigi: quale città ispira maggiormente?
Per Adi Oasis non ci sono dubbi su quale città abbia influenzato maggiormente la sua carriera musicale: New York rappresenta tutto ciò che desiderava dal punto di vista artistico. Ha lasciato Parigi proprio perché sentiva che lì avrebbe potuto esprimere meglio se stessa attraverso la musica.
Le collaborazioni con altri artisti hanno arricchito il suo bagaglio culturale senza però intaccarne l’autostima personale; piuttosto queste esperienze hanno alimentato ispirazione reciproca tra colleghi creativi.
I riferimenti musicali dell’artista
Quando parla dei suoi modelli musicali preferiti, Adi cita figure iconiche come Prince e Curtis Mayfield insieme all’influenza contemporanea di Grace Jones. Questi artistici punti fermi hanno contribuito alla formazione del suo stile unico nel panorama musicale attuale.
La relazione con il pubblico rimane centrale nella sua arte; descrive questa interazione come uno scambio energetico essenziale durante i concerti dove entrambi – artista e spettatore – condividono momentaneamente lo stesso spazio emotivo.
Progetti futuri nell’agenda dell’artista
Guardando avanti verso nuovi traguardi professionali, Adi Oasis desidera continuare ad affinarsi sia come cantante sia come produttrice musicale mentre lavora su nuova musica da presentare ai suoi fan nei prossimi mesi.