Un grave episodio di violenza ha scosso Milano la notte tra martedì e mercoledì, quando due fratelli sono stati aggrediti alla fermata del tram in viale Fulvio Testi. L’agguato è culminato con una coltellata quasi letale al più giovane dei due, mentre il fratello maggiore è riuscito a salvarsi per un soffio. La polizia ha rapidamente identificato i presunti aggressori, entrambi sedicenni italiani con precedenti penali.
L’aggressione sotto la pensilina del tram
La serata era iniziata come tante altre per i due fratelli, che tornavano da un concerto degli Afterhours al Carroponte. Dopo aver atteso il tram alla fermata Bignami e constatando che l’arrivo del mezzo sarebbe stato ritardato di oltre venti minuti, hanno deciso di incamminarsi verso il centro città. Durante questo tragitto hanno incrociato tre ragazzi provenienti dalla direzione opposta; uno di loro si è allontanato subito parlando al telefono, mentre gli altri due sono tornati indietro e li hanno aggrediti.
Secondo le ricostruzioni della polizia, uno dei sedicenni ha estratto un coltello nel tentativo di tagliare la tracolla del borsello portato dal fratello maggiore. Questo gesto ha scatenato una reazione immediata da parte dei due uomini; tuttavia, durante il tentativo di difendersi, il più giovane è stato colpito con un fendente alla parte bassa della schiena. Il ferito si è accasciato al suolo mentre l’altro cercava aiuto.
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L’episodio ha lasciato segni profondi non solo sulle vittime ma anche sulla comunità locale che si interroga sull’aumento della violenza giovanile nella zona.
Le indagini e l’identificazione degli aggressori
Le indagini sono partite immediatamente dopo l’aggressione grazie agli agenti delle Sezioni Omicidi e Criminalità diffusa della Squadra Mobile. Gli investigatori hanno esaminato i filmati delle telecamere presenti nella zona dell’accaduto: queste immagini mostrano chiaramente l’incontro tra le vittime e gli aggressori prima dell’attacco.
Meno di 24 ore dopo l’incidente, la polizia è riuscita a rintracciare i presunti autori dell’accoltellamento: si tratta di due sedicenni italiani nati in Italia ma figli rispettivamente di genitori nordafricani e italiani. Entrambi risiedono a Cinisello Balsamo ma spesso vivono lontano dalle loro famiglie appoggiandosi ad amici.
I ragazzi avevano già alle spalle diversi precedenti penali per lesioni e rapine commesse nella stessa area dove si è verificata questa violenta aggressione. Uno dei giovani era già destinatario di un’ordinanza cautelare emessa dal Tribunale per i minorenni lo scorso giugno per rapine compiute in concorso nei mesi precedenti.
Conseguenze legali ed arresto
Dopo aver identificati gli aggressori tramite le registrazioni video ed altre prove raccolte sul posto dell’aggressione, gli agenti sono intervenuti rapidamente presso le abitazioni dei sospettati. In casa del presunto accoltellatore sono stati trovati vestiti sporchi di sangue; inoltre mancava una felpa visibile nei filmati registrati dalle telecamere.
Il secondo ragazzo coinvolto nell’aggressione ha cercato invano una via d’uscita fuggendo dal balcone quando gli agenti lo hanno trovato a casa sua; anche lui indossava abiti imbrattati dello stesso sangue rinvenuto sulla scena del crimine. Il borsello rubato dai giovani è stato recuperato poco distante dall’area verde in viale Fulvio Testi dove era stato abbandonato dopo la fuga dagli aggressori.
Attualmente entrambi i sedicenni si trovano nel carcere minorile Beccaria in attesa delle decisione giudiziarie relative alle accuse formulate contro di loro: tentativo d’omicidio aggravato dalla rapina commessa ai danni dei due fratelli milanesi.