Alex Britti, noto cantautore romano, è coinvolto in una vicenda legale che ha dell’incredibile. La sua ex compagna, Nicole Pravadelli, lo avrebbe spiato per mesi utilizzando un baby monitor installato nella loro casa. Questa situazione si è trasformata in un caso giudiziario che ora è nelle mani della Procura. La questione riguarda non solo la privacy del cantante ma anche l’affidamento del loro figlio Edoardo.
L’uso illecito di un baby monitor
La telecamera utilizzata da Pravadelli era stata originariamente installata per sorvegliare il neonato Edoardo, nato nel 2017. Quando Britti e Pravadelli erano ancora insieme, l’apparecchio era considerato uno strumento utile per i genitori. Tuttavia, dopo la separazione avvenuta nel 2019, la situazione ha preso una piega inaspettata. Nel maggio 2022, a tre anni dalla rottura della relazione e con il baby monitor dimenticato attivo nella casa dell’artista, Pravadelli ha deciso di riutilizzarlo.
Collegandosi da remoto tramite le vecchie credenziali d’accesso alla telecamera ancora funzionante, l’ex compagna di Britti ha iniziato a registrare momenti privati dell’artista nella sua abitazione. Il suo intento era quello di raccogliere prove da presentare in tribunale per ottenere l’affidamento esclusivo del figlio Edoardo. Le immagini riprendevano situazioni quotidiane e interazioni tra Britti e altre persone all’interno della sua casa.
Leggi anche:
Quando le registrazioni sono state portate all’attenzione del giudice durante il processo per la custodia del bambino, il materiale raccolto ha suscitato sorpresa e preoccupazione invece che supporto alla causa di Pravadelli.
L’intervento della Procura
Dopo aver visionato le registrazioni incriminate presentate da Nicole Pravadelli come prova nel procedimento legale riguardante l’affido del piccolo Edoardo, il giudice non ha potuto ignorare la gravità della situazione. Ha quindi deciso di segnalare immediatamente il caso alla Procura competente.
Il pubblico ministero Caterina Sgrò ha aperto un fascicolo d’indagine sulla questione e successivamente ha richiesto il rinvio a giudizio per Nicole Pravadelli con l’accusa di interferenza illecita nella vita privata altrui. Per difendere i propri interessi legali sarà assistita dall’avvocata Luisa De Martino.
Questa non rappresenta nemmeno la prima volta che Alex Britti si trova coinvolto in questioni relative alla violazione della propria privacy; infatti durante un’inchiesta su una rete chiamata Equalize dedicata al cyber-spionaggio milanese è stato ascoltato come persona offesa poiché alcuni indagati avrebbero cercato informazioni riservate su di lui attraverso metodi discutibili.
La battaglia legale tra Alex Britti e Nicole Pravadelli
La fine della relazione tra Alex Britti e Nicole Pravadelli risale al 2019 ed è stata caratterizzata da tensioni crescenti riguardanti principalmente la custodia del loro figlio Edoardo. Dopo la separazione, i due hanno avuto difficoltà a trovare accordi stabili sul benessere del bambino; questo conflitto li ha portati più volte davanti ai tribunali competenti sia a Roma che Milano.
Nel corso degli anni ci sono stati diversi episodi controversi tra i due ex partner culminati nell’udienza dove sono state presentate le immagini riprese dalla baby-cam come prova dal lato materno nel tentativo apparente di ottenere vantaggi giuridici rispetto all’affido esclusivo del piccolo Edoardo.
Invece delle aspettative iniziali però queste azioni hanno portato ad accuse penali nei confronti dell’ex compagna mentre gli avvocati Alessia Casinelli e Gianluca Tognozzi assistono ora Alex Britti nella difesa dei suoi diritti personali oltreché paterni. Il prossimo passo sarà stabilire se tali registrazioni possano essere considerate prove valide o se rappresentino invece una violazione grave delle norme sulla privacy personale.