Sono stati eseguiti i primi arresti legati a un’inchiesta sul spaccio di cocaina all’interno della curva sud dello stadio Olimpico. Gli investigatori della Squadra mobile e della Digos hanno messo in atto misure cautelari nei confronti di tre tifosi appartenenti al Gruppo Quadraro, notoriamente associato ai Fedayn, per attività illecite avvenute durante le partite casalinghe della Roma tra gennaio e maggio dello scorso anno.
Dettagli sugli arresti
Le operazioni si sono concentrate su tre ultrà romanisti, che sono stati arrestati con l’accusa di cessione di sostanze stupefacenti. Due dei tifosi sono stati rintracciati nelle loro abitazioni e sottoposti a perquisizione prima di essere trasferiti nel carcere di Regina Coeli. Un terzo soggetto, già detenuto per altre questioni legate alla giustizia, ha ricevuto la notifica del provvedimento cautelare direttamente in carcere.
L’indagine è stata avviata alcuni mesi fa dopo che gli agenti hanno effettuato appostamenti e riprese video all’interno dello stadio Olimpico. Queste attività investigative hanno portato alla luce un presunto giro di spaccio attivo nei bagni dell’impianto sportivo durante le partite. Le immagini raccolte dagli investigatori avrebbero confermato l’operatività del traffico illecito.
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L’evoluzione delle indagini
Il lavoro degli investigatori ha avuto inizio con una serie di controlli mirati che hanno coinvolto diversi tifosi identificabili come potenziali sospetti. Circa un mese fa, la polizia aveva già effettuato perquisizioni su sei individui legati al gruppo ultras, incluso un minorenne. Questi interventi avevano rappresentato una fase preliminare dell’indagine più ampia volta a smantellare il network criminoso.
Con il passare del tempo, le prove raccolte si sono rivelate sufficientemente solide da giustificare gli arresti recenti. I tre ultrà fermati sono stati già sottoposti a interrogatorio preventivo dal giudice competente e i provvedimenti restrittivi emessi dal gip sono stati prontamente convalidati.
Implicazioni sociali e sportive
Questa vicenda solleva interrogativi sulle dinamiche interne agli ambienti ultras romani e sull’impatto che tali comportamenti possono avere sulla sicurezza negli eventi sportivi. Lo stadio Olimpico è spesso teatro non solo delle emozioni calcistiche ma anche purtroppo delle problematiche legate alla droga e ad altri crimini associabili agli ambienti ultras.
Le autorità competenti stanno monitorando la situazione da vicino per prevenire ulteriormente episodi simili nel futuro ed assicurarsi che lo sport rimanga uno spazio sicuro per tutti i tifosi presenti sugli spalti. La lotta contro lo spaccio all’interno degli impianti sportivi sembra destinata a continuare mentre le forze dell’ordine intensificano gli sforzi contro queste pratiche illegali sempre più diffuse tra i gruppuscoli organizzati.
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