Negli ultimi mesi, Bologna ha registrato un significativo incremento di denunce e arresti riguardanti minori coinvolti in attività criminali. Tra gennaio e aprile 2025, la polizia ha denunciato 102 giovani, con 28 di loro arrestati per vari reati, tra cui rapine e furti. Questa situazione allarmante ha spinto le autorità a richiamare l’attenzione sulla necessità di un intervento collettivo per affrontare il problema.
Il bilancio delle denunce e degli arresti
Dal primo gennaio al 30 aprile del corrente anno, il dipartimento di polizia bolognese ha tracciato un quadro preoccupante della criminalità minorile. Su un totale di 102 denunciati, ben 28 sono stati arrestati; tra questi ultimi, dodici erano accusati specificamente di rapina. La maggior parte dei minori coinvolti è ospite presso comunità locali ed è sospettata principalmente di reati contro il patrimonio come furti e lesioni personali.
Il questore Antonio Sbordone ha descritto la situazione come “molto critica”, sottolineando che l’escalation della violenza giovanile richiede una risposta decisa da parte delle istituzioni e della comunità. Negli ultimi giorni si sono verificati diversi episodi che hanno visto giovani protagonisti in atti criminosi evidenti nel contesto urbano bolognese.
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I recenti episodi criminali
Un caso emblematico si è verificato il 24 aprile scorso quando due minori egiziani sono stati fermati dopo aver aggredito un uomo per rubargli una collana d’oro. L’aggressione è avvenuta nei pressi dell’università di Bologna; i due ragazzi hanno utilizzato spray al peperoncino per immobilizzare la vittima prima del furto. Grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza, gli agenti della squadra Mobile sono riusciti a rintracciare i sospetti nelle rispettive comunità dove risiedono.
La collana rubata è stata recuperata poco dopo essere stata venduta da uno dei due ragazzi. Il giudice per le indagini preliminari ha convalidato i fermi disposti dalla polizia ordinando l’immediata detenzione dei minorenni coinvolti nel crimine.
Attività criminose continuative
Nonostante le misure adottate dalle forze dell’ordine, alcuni gruppetti giovanili continuano a perpetrare attacchi contro cittadini innocenti. Tre minoreni bengalesi nativi di Bologna hanno tentato nuovamente una rapina poche ore dopo essere stati denunciati a piede libero; nella notte tra sabato e domenica scorsi hanno aggredito un giovane filippino in Piazza XX Settembre chiedendo soldi sotto minaccia fisica.
Dopo aver colpito la vittima con pugni sul viso ed essersi dati alla fuga verso Via Boldrini, gli aggressori sono stati bloccati dalla polizia durante una pattuglia nella zona circostante. Gli investigatori hanno ricostruito che poco prima avevano tentato anche una rapina ai danni di una donna italiana nei pressi della stessa area.
I tre giovani delinquenti sono stati denunciati ma rilasciati temporaneamente ai genitori fino al mattino seguente quando uno nuovo episodio li ha visti protagonisti: questa volta hanno aggredito nuovamente una donna mentre cercavano ancora borse da rubare.
Le conseguenze legali
Le azioni violente perpetrate dai tre minoreni non si sono fermate qui: durante l’intervento degli agenti chiamati per sedare la situazione provocata dai ragazzi alterati probabilmente da sostanze stupefacenti, uno degli operatori ha subito lesioni significative alla spalla necessitando quindi cure mediche prolungate. In seguito agli eventi tumultuosi, il ragazzo più grande è stato posto agli arresti domiciliari mentre il più giovane dovrà seguire percorsi riabilitativi specifici oltre ad avere limitazioni negli orari d’uscita.
Il questore Sbordone conclude affermando che “la posta in gioco è altissima”, invitando tutti gli attori sociali e istituzionali ad unirsi nello sforzo comune necessario per fronteggiare questo fenomeno crescente.