Un bambino di quattro anni, originario del Camerun, è stato ricoverato in un ospedale di Roma a causa di una meningite da meningococco. Il piccolo era arrivato nella Capitale insieme ad altri migranti, partendo da Catania all’inizio del mese di giugno. Attualmente, le condizioni del bambino sono stabili e la sua salute è considerata discreta dall’azienda sanitaria locale.
Il viaggio dal Camerun a Roma
Il bimbo ha intrapreso un lungo viaggio che lo ha portato prima a Lampedusa e poi a Catania. Dopo il trasferimento dalla Sicilia alla Capitale, il piccolo è stato accolto in un centro dedicato all’accoglienza dei migranti nel territorio della Asl Roma 1. Non ci sono informazioni precise su dove e quando il bambino possa aver contratto l’infezione. Tuttavia, una volta identificato il caso di meningite, la Asl Roma 1 ha immediatamente avviato una serie di misure preventive.
Le autorità sanitarie hanno informato le Aziende sanitarie provinciali sia di Catania che Agrigento per ricostruire gli spostamenti effettuati dal bambino durante il suo tragitto verso Roma. È stata avviata anche una verifica delle altre Asl romane coinvolte nel trasferimento dei migranti che viaggiavano sullo stesso pullman.
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Misure preventive adottate
In seguito alla diagnosi della malattia infettiva, presso il centro accoglienza dove risiedeva il piccolo sono state attuate misure profilattiche per tutti gli ospiti e operatori presenti nella struttura. Anche gli autisti dei pullman utilizzati per trasportare i migranti sono stati sottoposti alle necessarie procedure sanitarie per prevenire eventuali contagi.
Tutti i passeggeri che si trovavano sullo stesso bus del bambino sono stati controllati e fortunatamente nessuno ha mostrato segni o sintomi riconducibili alla meningite. Queste azioni tempestive mirano non solo a proteggere la salute degli individui direttamente coinvolti ma anche quella della comunità più ampia.
Un precedente preoccupante
Questo episodio non è isolato; infatti, già alla fine di maggio un altro caso simile si era verificato presso l’ospedale Bambino Gesù di Roma. Un ragazzo di nove anni era stato ricoverato con sintomi compatibili con quelli della meningite batterica dopo aver partecipato a una gita scolastica con altre tre classi in una scuola situata a Ladispoli.
Anche in quel frangente erano state attivate misure profilattiche immediate all’interno dell’istituto scolastico frequentato dal giovane paziente al fine di contenere eventuali focolai infettivi tra i compagni e lo staff docente presente durante l’attività didattica extra-scolastica.
Questi eventi evidenziano l’importanza delle procedure sanitarie rapide ed efficaci nell’affrontare situazioni potenzialmente critiche legate alle malattie infettive nei contesti comunitari e nelle strutture dedicate all’accoglienza dei migranti.