Il Congresso Mondiale della Vigna e del Vino, giunto alla sua 46esima edizione, si è aperto oggi a Chișinău, in Moldavia. Questo evento internazionale riunisce esperti e professionisti del settore vitivinicolo per discutere le sfide attuali e future. Il tema centrale di quest’anno è la cooperazione tra i vari Paesi produttori di vino e l’importanza della scienza nel trovare soluzioni ai problemi che affliggono il settore.
Seguici su Google News
Ricevi i nostri aggiornamenti direttamente nel tuo feed di
notizie personalizzato
Seguici ora
La Moldavia: un palcoscenico per la viticoltura
La Moldavia si distingue nel panorama vitivinicolo mondiale grazie al suo primato di avere il maggior numero di ettari di vigneto pro-capite. Con una superficie vitata totale che sfiora i 110.000 ettari, il Paese è tra i primi venti produttori mondiali di vino ed occupa la quattordicesima posizione tra gli esportatori globali. La rinascita delle varietà autoctone come Feteasca Albă, Feteasca Neagră, Rara Neagră, Viorica e Floricica dimostra l’interesse crescente verso le tradizioni locali da parte dei consumatori.
L’apertura del congresso ha visto John Barker, direttore generale dell’Oiv , sottolineare l’importanza della cooperazione internazionale nella ricerca delle risposte alle sfide attuali. Le parole pronunciate da Barker evidenziano come nessuna singola regione o nazione possa affrontare queste problematiche da sola; solo attraverso un lavoro collettivo sarà possibile ottenere risultati significativi.
Leggi anche:
Sfide globali per il settore vinicolo
Il settore vinicolo sta affrontando diverse difficoltà legate ai cambiamenti climatici che hanno portato a una riduzione significativa della produzione globale. Secondo i dati presentati durante il congresso, nel 2024 si prevede una produzione mondiale pari a 226 milioni di ettolitri, con un calo rispetto all’anno precedente . Anche il consumo globale mostra segni preoccupanti con un abbassamento previsto a 214 milioni di ettolitri .
Queste statistiche pongono interrogativi sul futuro dell’industria vinicola in un contesto economico sempre più complesso. Tuttavia ci sono segnali positivi: le esportazioni rimangono stabili sia in volume che in valore nonostante le difficoltà generali; nel 2024 sono previsti circa 99 milioni di ettolitri esportati per un valore complessivo intorno ai 35 miliardi di euro.
Innovazione come chiave per la resilienza
Sotto lo slogan “Dare forma al futuro della vite e del vino“, questo congresso pone particolare attenzione sull’innovazione tecnica come strumento fondamentale per affrontare le sfide odierne. Esperti provenienti dai cinquantuno Paesi membri dell’Oiv discuteranno strategie volte ad elevare il valore dei prodotti vinicoli attraverso pratiche sostenibili ed innovative.
Inoltre viene enfatizzata l’importanza della connessione con i consumatori moderni; comprendere le loro esigenze diventa cruciale non solo per mantenere ma anche accrescere la quota mercato dei vini tradizionali rispetto alle nuove tendenze emergenti nei modelli di consumo.
Un evento organizzato congiuntamente dalla Moldavia
Il Congresso Mondiale è organizzato dal Ministero dell’Agricoltura moldavo insieme all’Ufficio Nazionale per la Vigna e il Vino . La Moldavia fa parte dell’Oiv dal 1993 ed ha saputo ritagliarsi uno spazio significativo nel mercato internazionale grazie alla qualità dei suoi vini.
Nel corso degli anni recenti ha registrato una crescita costante nelle sue esportazioni: nel solo anno passato ha inviato oltre 144 milioni di litri all’estero generando introiti superiori ai 234 milioni di dollari Usa. I mercati europei rappresentano quasi metà delle destinazioni delle spedizioni moldave confermando così l’apprezzamento crescente verso questi prodotti nei vari continenti.
L’incontro rappresenta quindi non solo una piattaforma importante per discutere questioni tecniche ma anche un’opportunità unica per rafforzare legami commerciali tra nazioni produttrici creando sinergie utili ad affrontare insieme momenti critici.