Il bonus animali domestici è una nuova misura introdotta per supportare i proprietari di cani, gatti e furetti in difficoltà economica. Riservato a chi ha più di 65 anni e un Isee inferiore a 16.215 euro, il fondo ammonta a 250mila euro all’anno dal 2024 al 2026. Questa agevolazione mira a coprire le spese veterinarie sostenute da chi possiede animali da compagnia.
Requisiti per ottenere il bonus
Per accedere al bonus animali domestici, i richiedenti devono soddisfare due requisiti fondamentali. Innanzitutto, devono aver compiuto almeno 65 anni entro il primo gennaio del 2024. In secondo luogo, è necessario avere un Isee ordinario per l’anno precedente che non superi la soglia di 16.215 euro.
La responsabilità dell’erogazione del bonus è ora nelle mani delle Regioni, che definiranno le modalità operative per presentare la domanda. Gli interessati dovranno inviare la richiesta alla Regione di residenza allegando alcuni documenti essenziali: il numero d’iscrizione alla Banca Dati Nazionale degli Animali d’affezione , oppure il numero di microchip registrato nella banca dati regionale; l’Isee del 2023; e infine la documentazione comprovante le spese veterinarie sostenute .
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Cosa comprende l’agevolazione
Il decreto attuativo specifica che il bonus può essere utilizzato esclusivamente per cani, gatti e furetti detenuti come animali da compagnia e non a scopo commerciale. Questo significa che gli allevatori o coloro che detengono animali destinati alla vendita non possono beneficiare dell’agevolazione.
Gli animali devono essere identificabili tramite microchip registrato nella Banca Dati Nazionale o nelle banche dati regionali competenti. Il fondo governativo è stato istituito principalmente per supportare i proprietari quando gli animali si ammalano; pertanto, le spese coperte includono visite veterinarie, interventi chirurgici veterinari e acquisto di farmaci veterinari.
Nonostante ciò, resta incerta la questione riguardante i farmaci umani utilizzati in ambito veterinario: sebbene siano spesso necessari quando mancano alternative specifiche sul mercato veterinario, non viene chiarito se rientrino tra gli acquisti agevolabili dal bonus.
È importante notare anche che l’acquisto di alimenti specificamente formulati per esigenze veterinarie rimane escluso dall’agevolazione salvo che tali alimenti siano riconosciuti ufficialmente come farmaci.
Modalità di erogazione del contributo
La gestione del bonus sarà effettuata dalle Regioni sulla base della popolazione ultra 65enne con Isee inferiore ai limiti stabiliti nel decreto governativo. Ogni Regione avrà quindi libertà nel definire l’importo massimo erogabile attraverso questo fondo annuale da 250mila euro.
L’importo effettivo ricevuto dai beneficiari dipenderà dalla spesa sostenuta: ogni Regione stabilirà un limite massimo ma questo non potrà mai superare quanto realmente speso dal richiedente in cure veterinarie.
Le domande verranno accolte secondo ordine cronologico fino ad esaurimento dei fondi disponibili; pertanto è fondamentale presentarle tempestivamente dopo aver verificato tutti i requisiti richiesti.
In aggiunta al rimborso previsto dal bonus animale domestico esiste anche una detrazione fiscale pari al 19% sulle spese veterinarie fino a un massimo annuale di 550 euro da indicare nella dichiarazione dei redditi.