Chiarimenti dell’Inps sulla prestazione universale per anziani non autosufficienti: ecco cosa sapere

L’Inps chiarisce la Prestazione universale per anziani non autosufficienti, attiva dal 2025, con requisiti specifici e modalità di accesso per supportare cittadini over 80 in difficoltà economiche.
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L’Inps ha fornito importanti chiarimenti riguardo alla Prestazione universale per anziani non autosufficienti, una misura introdotta dal decreto legislativo del 15 marzo 2024, n. 29. Questa prestazione è attiva dal 1° gennaio 2025 e si rivolge a cittadini di almeno 80 anni con gravi condizioni di salute e basso reddito. È fondamentale comprendere le modalità di accesso, i requisiti necessari e come funziona l’erogazione dei fondi.

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Dettagli sull’accredito della prestazione

La Prestazione universale per anziani non autosufficienti è un contributo che viene erogato su richiesta degli interessati. Un aspetto cruciale da tenere presente è che il beneficio decorre dal primo giorno del mese in cui viene presentata la domanda, contrariamente a quanto inizialmente ipotizzato riguardo a una retroattività al 1° gennaio 2025. Questo significa che chi presenta la domanda ad esempio a febbraio riceverà l’importo solo da quel mese in poi.

Il contributo mensile può arrivare fino a un totale massimo di quasi 1.400 euro, suddiviso in due componenti: una quota fissa pari all’indennità di accompagnamento e una quota integrativa che può arrivare fino a €850 mensili. Quest’ultima sarà liquidata separatamente ed è legata alla documentazione delle spese sostenute per assistenza.

È importante notare che gli eventuali arretrati dell’assegno integrativo possono essere richiesti solo se si invia all’Inps la documentazione necessaria entro trenta giorni dalla comunicazione di accoglimento della domanda.

Requisiti necessari per accedere alla prestazione

Per poter beneficiare della Prestazione universale sono previsti requisiti specifici volti a garantire l’accesso ai soggetti più vulnerabili. Innanzitutto, il richiedente deve avere almeno ottant’anni ed essere certificato dall’Inps come avente bisogno di assistenza gravissima.

Un altro requisito fondamentale riguarda l’Isee sociosanitario ordinario: questo deve essere inferiore o uguale ai €6.000 annui. Inoltre, il richiedente deve già percepire o avere diritto all’indennità di accompagnamento.

L’accesso alla prestazione è limitato annualmente: sono previsti al massimo 24.500 beneficiari ogni anno, rendendo così necessario un attento monitoraggio delle domande ricevute dall’Istituto previdenziale.

Procedura per presentare la domanda

La procedura per richiedere la Prestazione universale avviene esclusivamente in modalità telematica attraverso il portale Inps oppure tramite i patronati autorizzati. Gli interessati possono inoltrare la loro richiesta in qualsiasi momento tra gennaio del 2025 e dicembre del medesimo anno; tuttavia sarà riconosciuta soltanto se tutti i requisiti sono soddisfatti al momento della presentazione della domanda.

È essenziale sottolineare che chi desidera accedere alla prestazione dovrà formalmente rinunciare ad altri contributi destinati all’assistenza domiciliare erogati dagli Ambiti Territoriali Sociali . Se successivamente si decidesse di tornare sui propri passi riguardo alle Ats, sarà possibile rinunciare alla Prestazione Universale ma non si potranno ricevere entrambi i benefici contemporaneamente.

Utilizzo dell’assegno integrativo

L’assegno integrativo ha uno scopo preciso: deve essere utilizzato esclusivamente per coprire le spese relative all’assistenza e cura degli anziani beneficiari della prestazione stessa. Ciò include pagamenti verso badanti con contratto minimo settimanale o servizi professionali non sanitari come igiene personale o pasti domiciliari.

Qualora ci fosse un mancato utilizzo documentabile dell’importo assegnato senza giustificazioni valide potrebbe comportare conseguenze negative tra cui la revoca della prestazione; quindi attenzione va posta anche nella gestione delle spese sostenute dai beneficiari stessi nel corso dei mesi successivi all’erogazione dei fondi ricevuti dall’Inps.

Obblighi trimestrali e controlli

I beneficiari hanno anche degli obblighi trimestrali da rispettare affinché possa continuarsi ad usufruire del supporto economico previsto dalla legge. Ogni tre mesi, precisamente entro il dieci aprile, luglio, ottobre e gennaio, devono inviare copia delle buste paga qualora impieghino assistenti familiari oppure fatture se usufruiscono invece servizi dedicati alle persone fragili.

Tutti questi documenti devono essere conservati in originale poiché potrebbero servire durante eventuali controlli successivi effettuati dagli organici competenti.

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