Cinquant’anni di “La Collina”: la cooperativa agricola di Reggio Emilia celebra un traguardo importante

La Cooperativa “La Collina” di Reggio Emilia celebra cinquant’anni di attività con un evento speciale, proiettando il film “Figli di tutti, figli di nessuno” e organizzando una festa comunitaria.
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La storica Cooperativa agricola “La Collina” di Reggio Emilia festeggia cinquant’anni dalla sua fondazione, avvenuta nel 1975. Nata da un gruppo di giovani con l’intento di coniugare vita, lavoro e accoglienza per le persone in difficoltà, la cooperativa ha accolto oltre 270 individui senza distinzione. In occasione dell’anniversario, è previsto un evento speciale che include la proiezione del film “Figli di tutti, figli di nessuno”, diretto da Alessandro Scillitani.

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La storia della cooperativa

“La Collina” è stata fondata nel 1975 da un gruppo che desiderava creare una realtà in grado di integrare il lavoro agricolo con l’accoglienza sociale. Nel corso degli anni, questa visione si è tradotta in una vera e propria famiglia allargata che ha visto crescere non solo i membri originari ma anche nuovi arrivati. La cooperativa ha generato undici figli e quattordici nipoti; l’ultimo figlio adottato ha 55 anni.

Nel suo percorso cinquantennale, “La Collina” si è evoluta sia come realtà agricola sia come comunità sociale. Ha saputo rispondere alle esigenze delle persone più vulnerabili e ha creato opportunità lavorative per chi ne aveva bisogno. Questo modello inclusivo rappresenta un esempio significativo per altre iniziative simili sul territorio nazionale.

Il film: “Figli di tutti, figli di nessuno”

Il film “Figli di tutti, figli di nessuno” sarà proiettato il 3 giugno 2025 al Cinema Rosebud a Reggio Emilia ed è ad ingresso gratuito. Questa pellicola racconta la storia della cooperativa attraverso testimonianze dirette dei suoi membri e dei loro discendenti. Alessandro Scillitani spiega che il progetto nasce dall’idea che i momenti condivisi attorno a una tavola possano rappresentare al meglio le relazioni umane costruite nel tempo.

Il regista sottolinea l’importanza del racconto collettivo: “Si tratta”, afferma Scillitani, “di raccontare un grande esempio d’umanità”. Il film utilizza materiali video storici insieme a interviste a figure significative legate alla cooperativa per offrire uno spaccato autentico della vita all’interno de “La Collina”.

L’evoluzione dell’attività agricola

Inizialmente focalizzata su pratiche agricole tradizionali come viticoltura e allevamento bovino e suino, negli anni ’80 la cooperativa si confrontò con le problematiche ambientali legate all’uso dei pesticidi chimici. Questo portò alla decisione strategica del passaggio all’agricoltura biologica nel 1985.

Negli anni ’90 venne adottato anche il metodo biodinamico sviluppato da Rudolf Steiner negli anni ’20. Questo approccio enfatizza non solo la salute del suolo ma anche quella delle persone coinvolte nella produzione alimentare. L’obiettivo era quello non solo d’incrementare la produttività ma anche preservare l’ambiente per le generazioni future.

Celebrazioni per i cinquant’anni

Le celebrazioni ufficiali inizieranno con la proiezione del film e continueranno domenica 8 giugno con una grande festa presso “La Collina”. Durante questo evento ci saranno talk informativi sulla storia della cooperativa accompagnati da musica dal vivo e spettacoli vari; inoltre verrà servito pranzo e cena preparati utilizzando prodotti locali coltivati dalla stessa cooperativa.

L’ingresso alla proiezione sarà libero fino ad esaurimento posti disponibili; sono previsti interventi dal vivo dello stesso regista Alessandro Scillitani insieme ad alcuni protagonisti del documentario.

Questa serie d’iniziative segna non solo un momento celebrativo ma rappresenta anche una riflessione sull’importanza delle comunità agricole nella società contemporanea.

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