Cinque bambini intossicati da cloro in piscina a Roma: indagini in corso

Cinque bambini, tra cui quattro fratelli e una sorella, ricoverati a Roma per intossicazione da cloro dopo un incidente in piscina; uno di loro è in terapia intensiva con condizioni critiche.
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Lunedì 2 giugno, cinque bambini, tra cui quattro fratelli e una sorella, sono stati ricoverati in ospedale a Roma con sintomi di intossicazione da cloro. L’incidente è avvenuto presso un impianto sportivo privato situato nel quartiere della Borghesiana, nella periferia est della capitale. I piccoli hanno manifestato problemi respiratori, vomito e arrossamenti cutanei. Uno di loro, un ragazzo di 9 anni, è attualmente ricoverato in terapia intensiva e sottoposto a coma farmacologico per gravi condizioni; sebbene non sia in pericolo di vita, ci sono preoccupazioni riguardo possibili danni neurologici.

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Sintomi e condizioni dei bambini

I cinque bambini sono stati trasportati d’urgenza all’ospedale dopo aver fatto il bagno nella piscina dell’impianto sportivo. I sintomi riscontrati al momento del ricovero includevano difficoltà respiratorie significative accompagnate da vomito e irritazioni cutanee evidenti. Gli operatori sanitari hanno subito attivato le procedure necessarie per gestire i casi di intossicazione chimica.

Il bambino più grave ha ricevuto assistenza immediata ed è stato trasferito nel reparto di terapia intensiva dove i medici stanno monitorando attentamente la sua condizione. Le sue condizioni critiche richiedono una costante osservazione poiché l’uso del coma farmacologico serve a proteggere il suo sistema nervoso durante il trattamento.

Sequestro dell’impianto sportivo e indagini

In seguito all’incidente, l’impianto sportivo è stato sequestrato dalle autorità competenti che stanno conducendo un’inchiesta per lesioni colpose contro ignoti. La procura di Roma ha aperto un fascicolo per chiarire le circostanze che hanno portato all’intossicazione dei bambini.

Il titolare del centro ha dichiarato che potrebbe esserci stata una problematica tecnica legata alla pressione nell’impianto della piscina. Secondo quanto riferito dall’amministratore dell’impianto, si sarebbe verificata un’accumulo anomalo di cloro che sarebbe poi stato rilasciato tutto insieme vicino alla zona dove si trovavano i ragazzi al momento dell’incidente.

Le autorità sanitarie stanno esaminando la situazione con attenzione per determinare se ci siano state violazioni delle normative sulla sicurezza degli impianti natatori o sull’uso delle sostanze chimiche necessarie al mantenimento delle piscine.

Rischi associati all’intossicazione da cloro

L’intossicazione da cloro può avere effetti gravi sulla salute umana ed è particolarmente rischiosa nei bambini a causa della loro maggiore vulnerabilità alle sostanze tossiche rispetto agli adulti. I sintomi possono variare dalla semplice irritazione degli occhi e delle vie respiratorie fino ad arrivare a complicazioni più severe come edema polmonare o danno neurologico permanente nei casi più estremi.

Le istituzioni sanitarie raccomandano sempre cautela quando si utilizzano piscine pubbliche o private trattate con prodotti chimici come il cloro; gli utenti devono essere informati sui potenziali rischi legati alla qualità dell’acqua e alle procedure igieniche adottate dagli impianti sportivi.

La situazione rimane sotto osservazione mentre le famiglie dei bambini coinvolti attendono aggiornamenti sulle condizioni cliniche dei loro figli e sull’esito delle indagini avviate dalle autorità competenti.

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