Se hai deciso di lasciare Spotify per provare altre piattaforme musicali, potresti trovarti nella situazione di voler trasferire le tue playlist. Dopo anni di utilizzo, è probabile che tu abbia accumulato una lunga lista di brani preferiti. Copiare manualmente ogni canzone sarebbe un compito arduo e dispendioso in termini di tempo. Fortunatamente, esistono strumenti e servizi che possono semplificare notevolmente questo processo.
Esportare file da Spotify
Il primo passo per trasferire le tue playlist consiste nell’esportarle da Spotify in un formato utilizzabile. Puoi optare per esportarle come file testuali, ad esempio in formato Word o Excel . Ci sono diversi servizi online che possono aiutarti a completare questa operazione senza troppa fatica.
Uno dei più noti è Spotlistr. Questo servizio richiede l’autenticazione con le credenziali del tuo account Spotify e genera un file ben organizzato contenente tutte le informazioni necessarie sulle tue playlist. Una volta ottenuto il file, puoi utilizzarlo come base per ricreare la tua musica su una nuova piattaforma.
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Un’altra opzione è Chosic, che funziona in modo simile ma non richiede l’accesso al tuo account Spotify. Tuttavia, ha una limitazione: puoi esportare solo fino a 3000 brani alla volta. Questa soluzione può essere utile se desideri evitare la registrazione ma sei disposto a lavorare con un numero limitato di canzoni.
Una volta ottenuto il file delle tue canzoni preferite, potrai procedere a selezionarle e creare manualmente una nuova playlist sulla piattaforma musicale scelta.
Importare le playlist esportate da Spotify
Dopo aver esportato i tuoi brani preferiti, il passo successivo è importarli nel nuovo servizio musicale scelto. Esistono diversi strumenti progettati specificamente per facilitare questo processo.
TuneMyMusic è uno dei più popolari; consente l’importazione delle tue playlist verso vari servizi alternativi a Spotify con alcune limitazioni nella versione gratuita . Se hai bisogno di trasferire più canzoni contemporaneamente o desideri funzionalità aggiuntive, puoi sottoscrivere un abbonamento mensile che parte da circa 4 euro.
Un’altra alternativa valida è Soundiiz, simile a TuneMyMusic ma con alcune differenze nelle restrizioni della versione gratuita: qui puoi importare solo fino a 200 brani senza pagamenti aggiuntivi; mentre la versione premium parte da 5 euro al mese.
Infine c’è Songshift, disponibile come app su iOS; permette il trasferimento delle playlists tra vari servizi musicali uno alla volta nella sua versione gratuita oppure offre opzioni per condividere facilmente i tuoi elenchi con amici e familiari attraverso la sua interfaccia intuitiva.
È importante considerare che utilizzare questi strumenti implica fornire accesso ai propri dati sia su Spotify sia sul nuovo servizio scelto. Per chi tiene particolarmente alla propria privacy potrebbe essere opportuno valutare metodi manuali anche se più laboriosi rispetto all’uso degli strumenti automatizzati disponibili online.