Un’importante crisi politica ha colpito il Comune di Mandatoriccio, dove il Consiglio Comunale ha respinto il bilancio consuntivo per l’anno 2024. La decisione, avvenuta dopo una seduta di tre ore e mezza, segna la fine anticipata dell’amministrazione del sindaco Vincenzo Aldo Grispino. Questo evento, che si verifica a soli due anni dalla sua elezione nel maggio 2023, apre la strada a una gestione straordinaria e solleva interrogativi sul futuro politico del comune jonico.
Risultati del voto e crepe nella maggioranza
Il voto sul bilancio consuntivo è stato decisivo e ha rivelato le fragilità all’interno della maggioranza. Dei dieci consiglieri comunali presenti, cinque hanno votato contro l’approvazione del documento finanziario. Tra questi figurano tre membri della stessa coalizione di Grispino: Gabriele Mangone, Carmela Corvo e Francesco Greco, ex vicesindaco. A questi si aggiungono due consiglieri dell’opposizione che hanno sostenuto la bocciatura.
La situazione è ulteriormente complicata dall’astensione di Angelica Pizzuti, un’altra esponente della maggioranza. Questo scenario lascia Grispino con solo tre sostenitori all’interno del suo gruppo politico. La bocciatura non rappresenta semplicemente un rifiuto amministrativo ma costituisce una chiara sfiducia nei confronti del sindaco stesso. Con questa decisione si azzera di fatto la sua maggioranza e si attivano procedure straordinarie per gestire l’ente locale.
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Le tensioni interne al governo locale
La bocciatura del bilancio non è stata una sorpresa totale; piuttosto rappresenta il culmine di tensioni accumulate nel tempo all’interno della stessa maggioranza governativa. L’ex vicesindaco Francesco Greco ha assunto un ruolo centrale in questa “rivolta”, guidando i dissidenti contro le scelte politiche adottate da Grispino sin dal suo insediamento.
Greco ha accusato pubblicamente il sindaco di aver isolato parte dei membri della propria coalizione durante l’amministrazione comunale. Durante la seduta consiliare ad alta tensione, Greco ha anche evocato presunti incontri segreti tra Grispino ed Egidio Carlino, leader dell’opposizione: «Hai offerto a Carlino la mia testa», sono state le sue parole cariche d’accusa che hanno gelato l’atmosfera nella sala consiliare.
Queste dichiarazioni evidenziano come i rapporti interni siano deteriorati al punto da portare alla rottura definitiva tra alcuni membri storici della giunta comunale e il primo cittadino stesso.
Conseguenze immediate per Mandatoriccio
La mancata approvazione del bilancio consuntivo comporta gravi conseguenze legali per Mandatoriccio. Secondo le normative vigenti in materia amministrativa italiana, ora spetta al Prefetto intervenire nella questione assegnando un termine massimo di venti giorni affinché venga approvato un nuovo rendiconto finanziario da parte del Consiglio Comunale.
Se anche in questa fase non dovesse esserci approvazione da parte dei consiglieri comunali, sarà nominato un commissario ad acta con poteri sostitutivi rispetto all’amministrazione locale per garantire l’approvazione necessaria entro i termini stabiliti dalla legge.
Inoltre c’è rischio concreto che se non ci fosse alcun progresso nemmeno dopo questo intervento esterno o se ci fosse ulteriore inerzia da parte degli organi locali competenti potrebbe avviarsi una procedura per lo scioglimento definitivo dello stesso Consiglio Comunale secondo quanto previsto dall’articolo 141 comma 2 del Testo Unico degli Enti Locali . In tal caso sarebbe necessario indire nuove elezioni municipali creando ulteriore instabilità politica nel piccolo centro calabrese.