Il 5 giugno, l’Auditorium Parco della Musica di Roma ospiterà un’importante esecuzione della Sinfonia n. 2 “Resurrezione” di Gustav Mahler, diretta da Daniel Harding. Questo concerto fa parte del ciclo dedicato all’integrale delle opere del compositore austriaco e si svolgerà alle 19:30, con repliche il 6 alle 20:30 e il 7 alle 18. Sul palco insieme a Harding ci saranno il soprano Hanna-Elisabeth Müller e il mezzosoprano Sasha Cooke. Il programma include anche la prima esecuzione assoluta de “Il Carro del Tempo”, un’opera commissionata dall’Accademia di Santa Cecilia al giovane compositore Enrico Scaccaglia.
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La sinfonia n. 2 “Resurrezione” di Mahler
La Seconda Sinfonia di Mahler è considerata una delle sue opere più significative ed emozionanti, articolata in cinque movimenti che esplorano i temi universali della morte e della resurrezione. Questa sinfonia è stata scritta tra il 1888 e il 1894 ed è caratterizzata da una struttura complessa che combina elementi orchestrali grandiosi con momenti intimi e riflessivi.
L’Accademia di Santa Cecilia ha un legame storico con Gustav Mahler, avendo avuto l’onore di ospitarlo come direttore d’orchestra in quattro occasioni tra il 1907 e il 1910. Questo rapporto ha contribuito alla diffusione delle sue opere in Italia, specialmente a partire dagli anni ’70, quando l’Orchestra ha iniziato a eseguire regolarmente i suoi capolavori. Un momento emblematico fu la colonna sonora per “Morte a Venezia” diretta da Luchino Visconti nel quale fu utilizzato l’Adagietto dalla Quinta Sinfonia.
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La Seconda Sinfonia non solo rappresenta una riflessione sulla vita dopo la morte ma anche un viaggio emotivo attraverso le esperienze umane più profonde, rendendola particolarmente adatta per essere interpretata in contesti sinfonici prestigiosi come quello dell’Accademia.
La prima esecuzione de “Il Carro del Tempo”
Insieme alla monumentale opera mahleriana, sarà presentata anche la prima esecuzione assoluta de “Il Carro del Tempo”, composta da Enrico Scaccaglia vincitore del Concorso Internazionale di Composizione Luciano Berio nel 2022. Questo nuovo brano rappresenta un’importante opportunità per ascoltare musica contemporanea accanto ai classici senza tempo.
Scaccaglia ha descritto la sua opera come un’indagine sul concetto stesso di tempo nella musica; egli distingue tra due dimensioni temporali: quella lineare che scorre dal punto A al punto B e quella circolare dove gli eventi si ripetono creando una sensazione statica quasi immutabile nel tempo stesso.
Nel suo lavoro musicale interagiscono diverse figure musicali che si comportano come personaggi su uno scenario sonoro; questo dialogo serve a mantenere equilibrio tra le due concezioni temporali senza far prevalere nessuna sull’altra. L’intento dell’autore è quello che questa musica possa continuare a risuonare nei vari aspetti dell’esistenza umana.
Con questi eventi musicali programmati per giugno all’Auditorium Parco della Musica, Roma si prepara ad accogliere non solo uno dei capolavori storici ma anche nuove voci emergenti nella scena musicale contemporanea italiana.