Dean DeBlois sta vivendo un periodo particolarmente fruttuoso nel panorama cinematografico. Con l’uscita dei live action di “Lilo & Stitch” e “Dragon Trainer“, il regista e sceneggiatore ha catturato l’attenzione del pubblico, riportando in vita due storie amate da generazioni. La sua abilità nel mescolare emozioni profonde con avventure straordinarie si riflette nei suoi ultimi lavori, che promettono di incantare sia i fan storici che le nuove generazioni.
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Sdentato in Dragon Trainer: un ritorno atteso
Nel live action di “Dragon Trainer“, Dean DeBlois ha ripreso le redini della saga, portando sul grande schermo la storia del giovane vichingo Hiccup e del suo drago Sdentato. Il cast include Mason Thames nel ruolo di Hiccup, mentre Nico Parker interpreta Astrid. Gerard Butler torna a vestire i panni di Stoick, un personaggio che ha già interpretato nella trilogia animata. Questa volta però non solo presta la voce; è presente fisicamente sul set, aumentando così il coinvolgimento emotivo della storia.
La presenza dell’attore scozzese fa sperare i fan per un possibile ritorno anche di Cate Blanchett nel ruolo di Valka nel secondo capitolo della saga dal vivo, già confermato. Durante una recente intervista con DeBlois, abbiamo avuto modo di esplorare non solo le aspettative per il futuro ma anche alcuni dettagli sulla produzione.
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Intervista a Dean DeBlois: draghi e empatia
Dean DeBlois è ormai considerato un esperto nell’universo dei draghi; la sua avventura con queste creature fantastiche è iniziata oltre 15 anni fa con il primo film animato uscito nel 2010. Durante l’intervista ha condiviso alcune riflessioni su ciò che ha imparato da questi personaggi fantastici: “Penso che possano insegnarci lo stesso calore, amore e compassione che ci trasmettono i nostri animali domestici”, afferma il regista.
DeBlois racconta aneddoti personali legati ai suoi cani paragonandoli ai draghi: “Mi piace pensare al mio cane come a un piccolo drago! A volte lo vesto così”. Queste parole evidenziano come la connessione tra uomo e animale possa essere fonte d’ispirazione per storie ricche d’emozione.
Le scene a cavallo dei draghi: tecnologia all’avanguardia
Le scene in cui Hiccup cavalca Sdentato sono uno degli elementi chiave del film ed è stato fondamentale renderle credibili agli occhi dello spettatore. Secondo quanto spiegato da DeBlois durante l’intervista, la realizzazione non è stata semplice ma estremamente innovativa. Per girarle hanno costruito una macchina speciale alta diversi metri capace di muoversi su sei assi diversi.
Inoltre sono stati utilizzati draghi robotizzati per ogni personaggio principale; questo approccio permette agli attori come Mason Thames – interprete di Hiccup – di interagire realisticamente con gli effetti speciali creati successivamente in post-produzione dalla compagnia FrameStore. Questo metodo consente una fusione perfetta tra azioni dal vivo ed elementi animati.
Il futuro della saga: Cate Blanchett tornerà?
Con Gerard Butler nei panni dello stoico Stoick c’è grande attesa riguardo al possibile ritorno dell’intera famiglia protagonista nella prossima pellicola live action. Durante l’intervista abbiamo chiesto a DeBlois se Cate Blanchett potrebbe tornare a interpretare Valka anche questa volta in carne ed ossa.
Il regista si mostra ottimista al riguardo: “Ho già chiamato Cate e nulla è certo”, spiega “ma ho scritto questa parte pensando proprio a lei”. La speranza rimane alta tra i fan affinché possa accettare nuovamente questo importante ruolo nella storia familiare dei vichinghi e dei loro draghi.
Tematiche centrali nei film
Uno degli aspetti più toccanti delle opere firmate DeBlois riguarda sicuramente le relazioni umane ed empatiche rappresentate attraverso le interazioni tra i protagonisti umani e quelli fantastici come Sdentato. In particolare quando Hiccup vede se stesso negli occhi del suo drago emerge chiaramente uno dei messaggi fondamentali del film sull’importanza dell’empatia nelle relazioni odierne sempre più complesse.
Il regista sottolinea quanto sia cruciale sviluppare queste tematiche nei suoi lavori poiché ritiene fermamente che “l’empatia sia una delle cose migliori” capaci d’unire gli esseri umani oggi più che mai necessari in tempi difficili come quelli attuali.
Significati profondi legati alla famiglia
Infine ci siamo soffermati sul concetto stesso di famiglia presente nelle sue opere recenti dove viene esplorata sotto diverse angolature grazie alla narrazione sia di “Dragon Trainer” sia di “Lilo & Stitch“. Per lui la famiglia può assumere molte forme diverse rispetto alle tradizionali nozioni socialmente accettate; può essere quella biologica o quella scelta lungo il percorso della vita stessa.
“Penso che la famiglia sia ciò che scegli tu stesso”, afferma chiaramente mostrando così quanto ognuno debba cercarsi uno spazio autentico senza sentirsi costretto ad adattarsi alle aspettative altrui.