Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, ha rilasciato dichiarazioni incisive dopo un acceso confronto con la premier Giorgia Meloni durante il premier time a Montecitorio. La leader del Pd ha messo in discussione le politiche del governo, accusandolo di evasività e di mancanza di azioni concrete per affrontare le emergenze italiane.
Le accuse al governo Meloni
Dopo il dibattito in aula, Schlein si è seduta su un divanetto e ha espresso la sua frustrazione nei confronti della narrazione proposta dalla premier. Secondo lei, Meloni ha creato una realtà distorta dove i successi sono attribuiti esclusivamente al suo operato mentre i fallimenti vengono scaricati su altri. Ha citato come esempio le liste d’attesa nel settore sanitario, che secondo la segretaria sono aggravate dalla mancanza di assunzioni nel personale medico da parte del governo. Inoltre, ha sottolineato che l’Italia sta vivendo una crisi economica profonda con spese per la sanità ai minimi storici.
Schlein non si è limitata a criticare l’approccio alla sanità; ha anche evidenziato come il calo della produzione industriale sia legato alle politiche europee e al green deal. Ha accusato l’esecutivo di non aver letto correttamente le normative necessarie per gestire situazioni critiche come quelle dei centri in Albania.
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Stabilità o immobilismo?
La premier Meloni sostiene che la stabilità del suo governo rappresenti una delle principali riforme economiche attuate finora. Tuttavia, Schlein contesta questa affermazione definendo tale stabilità come immobilismo: “Non fa niente e non disturba i mercati”, afferma. Secondo lei, questo approccio austero sta danneggiando il welfare italiano ancor prima dell’entrata in vigore delle nuove misure fiscali imposte dall’Unione Europea.
La leader dem mette in luce anche un dato allarmante: circa 4,5 milioni di lavoratori italiani vivono sotto la soglia della povertà nonostante abbiano un impiego regolare. Questo fenomeno colpisce soprattutto giovani e donne nel sud Italia ed è confermato dai dati Istat sui salari reali che risultano inferiori rispetto ai livelli pre-pandemia.
Critica alle politiche ambientali
Durante il dibattito parlamentare, Schlein ha anche toccato il tema della crisi dell’industria automobilistica italiana attribuendola alle scelte governative riguardanti le politiche verdi. Ha denunciato un taglio drastico dell’80% dei fondi destinati all’automobile e l’abbandono del piano Industria 4.0 senza alcuna giustificazione valida se non quella ideologica.
A differenza dell’Italia, paesi come la Spagna hanno visto miglioramenti nella produzione industriale grazie a interventi mirati sul salario minimo e sulla regolamentazione energetica; ciò dimostra secondo Schlein che esistono alternative praticabili per sostenere l’economia senza compromettere gli standard lavorativi.
Riferimenti ai referendum
Con riferimento ai prossimi referendum previsti per giugno 2025 sui temi legati al lavoro e alla precarietà occupazionale, Schlein si mostra ottimista riguardo alla partecipazione degli elettori italiani. Un sondaggio Ispos indica infatti una propensione al voto tra il 32% e il 38%. La segretaria dem invita gli italiani a mobilitarsi ricordando momenti storici simili quando furono difesi diritti fondamentali come quello all’acqua potabile.
Sottolinea inoltre che tra gli elettori di centrodestra vi è una significativa apertura verso i quesiti referendari proposti dal Pd; questo potrebbe portare a risultati sorprendenti nelle urne se ci sarà sufficiente partecipazione popolare.
L’impegno contro la precarietà
Schlein rivendica con fermezza l’identità rinnovata del Partito Democratico quale partito dei lavoratori impegnandosi attivamente nelle fabbriche italiane dove da tempo era assente nella sua rappresentanza politica tradizionale. Sottolinea quanto sia fondamentale affrontare seriamente questioni quali precarietà lavorativa ed equità salariale affinché tutti possano costruirsi un futuro dignitoso nel mercato del lavoro italiano.
Infine risponde ad alcune critiche interne riguardo alla posizione assunta dal Pd sui referendum sul lavoro chiarendo che c’è unità d’intenti all’interno della direzione party sull’importanza di votare sì a tutte le proposte referendarie presentate agli elettori italiani.
In merito alla situazione internazionale riguardante Gaza ed Israele, Schlein critica aspramente l’approccio adottato dal governo Meloni definendolo ipocrita rispetto agli eventi drammatici attuali nella Striscia. Afferma infine quanto sia cruciale garantire assistenza umanitaria immediata ai civili coinvolti nel conflitto piuttosto che limitarsi ad inviare messaggi simbolici privi d’effettiva sostanza.