Ermal Meta, noto cantautore albanese naturalizzato italiano, annuncia l’uscita del suo secondo romanzo intitolato “Le camelie invernali”, prevista per domani, 13 maggio. Quest’opera segna un ulteriore passo nel percorso artistico di Meta, che si cimenta nella narrazione di storie legate al Kanun, il codice tradizionale albanese della vendetta privata. Attraverso la sua scrittura, l’artista intende esplorare le esperienze delle donne che hanno sfidato e sabotato questo sistema complesso.
Chi è Ermal Meta?
Ermal Meta è nato il 20 aprile 1981 a Fier, in Albania. A soli 13 anni si trasferisce con la famiglia a Bari, dove sviluppa una passione per la musica che lo porterà a intraprendere una carriera artistica ricca di successi. Il suo debutto avviene nel 2006 come chitarrista del gruppo ‘Ameba 4’, partecipando anche al Festival di Sanremo nella sezione Giovani. Nel 2007 fonda la band ‘La Fame di Camilla’ e torna sul palco dell’Ariston nel 2010 sempre tra i Giovani.
Dopo aver deciso di dedicarsi alla carriera da solista, scrive testi per artisti affermati come Emma e Marco Mengoni. Nel 2014 pubblica il primo singolo da solista “Lettera a mio padre”, affrontando temi personali legati alla sua infanzia e ai rapporti familiari. La sua carriera continua a crescere: nel 2015 viene selezionato per le Nuove Proposte di Sanremo e due anni dopo pubblica l’album “Umano”.
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Nel corso degli anni ha partecipato più volte al Festival di Sanremo: nel 2017 con “Vietato Morire”, classificandosi terzo; nel 2018 vince insieme a Fabrizio Moro con “Non mi avete fatto niente”. Recentemente ha partecipato nuovamente all’evento musicale arrivando terzo con “Un milione di cose da dirti” nel 2021.
Con questa nuova opera letteraria, Ermal Meta dimostra ancora una volta la sua versatilità artistica non solo come cantautore ma anche come narratore capace d’affrontare temi complessi legati alla cultura del suo Paese d’origine.
Intervista ad Ermal Meta
In un’intervista recente, Ermal Meta ha condiviso i suoi pensieri sul mondo dello spettacolo e sull’importanza dei lavoratori dietro le quinte: “Io sono stato uno di loro per tanto tempo,” racconta riferendosi agli operatori tecnici che rendono possibili gli eventi musicali. Ha espresso grande rispetto verso chi lavora nei palchi affinché tutto funzioni perfettamente durante i concerti.
Meta ha parlato anche del suo ultimo album “Buona Fortuna”, uscito lo scorso anno: “Sto lavorando su tante canzoni nuove,” afferma senza voler rivelare troppo sui dettagli futuri delle sue produzioni musicali. La creazione musicale sembra essere un processo naturale per lui; ogni canzone trova autonomamente la propria strada.
Riguardo all’imminente uscita del romanzo “Le camelie invernali”, l’artista descrive l’esperienza della scrittura come molto diversa dalla musica: “È un viaggio orizzontale che offre grandissima libertà.” Tuttavia avverte dell’importanza saper gestire tale libertà creativa affinché non diventi opprimente.
Infine ha risposto ad una domanda riflessiva sulla propria vita attuale dicendo: “Ho fatto tantissimo lavoro per arrivare dove sono ora.” Sottolineando così quanto sia importante riconoscere i sacrifici fatti lungo il cammino verso il successo personale e professionale.
Riflessioni sulla musica
Per Ermal Meta, la musica rappresenta molto più che semplice intrattenimento; è una forma profonda d’espressione personale attraverso cui riesce finalmente a comunicare ciò che spesso rimane inesprimibile nelle parole quotidiane. Sin dall’infanzia ha trovato nella musica uno strumento alternativo attraverso cui esprimersi liberamente ed affrontare le proprie fragilità emotive.