Dal 27 agosto al 4 ottobre, il Trentino si trasforma in un palcoscenico per la musica internazionale con la trentesima edizione de I Suoni delle Dolomiti. Questo festival unico nel suo genere offre concerti immersi nella bellezza naturale delle montagne, con tappe che includono anche importanti musei come il Museo di Trento e il Mart di Rovereto. In occasione dell’Anno dei Ghiacciai, i visitatori potranno ammirare una mostra fotografica del celebre Sebastião Salgado, che esplora l’interazione tra arte e ambiente.
Un festival con una storia trentennale
I Suoni delle Dolomiti non sono solo concerti; rappresentano una celebrazione della cultura locale e della connessione tra l’uomo e la natura. La manifestazione è nata trent’anni fa da un’idea ambiziosa: portare la musica nei luoghi più suggestivi del Trentino. Mario Brunello, direttore artistico del festival, ricorda le origini umili dell’iniziativa: “Ricordo una telefonata in cui mi chiesero se avrei portato il violoncello in spalla per due ore”. Da quel momento, l’evento ha attratto oltre novecento artisti provenienti da tutto il mondo.
Il festival non punta a massimizzare le presenze turistiche ma a valorizzare i luoghi attraverso esperienze artistiche autentiche. Ogni concerto si svolge in ambientazioni mozzafiato che invitano i partecipanti a scoprire angoli nascosti delle Dolomiti. L’atmosfera è quella di una comunità coesa che celebra insieme la bellezza della musica e della natura.
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Niccolò Fabi, artista affezionato al festival pur non essendo presente quest’anno nel cartellone ufficiale, descrive questa esperienza come unica: “Prendere due ore per raggiungere la musica rende tutto più autentico”. Questa filosofia ha contribuito a creare un legame speciale tra gli artisti e i luoghi dove suonano.
Il programma dei concerti
L’edizione del trentennale promette un programma ricco di eventi speciali. Si parte con un’anteprima il 6 giugno presso il Rifugio Fuciade nella Val di Fassa; qui Alessandro Baricco si esibirà insieme ai Diabolus in Musica per inaugurare ufficialmente le celebrazioni musicali.
Il vero avvio del festival sarà invece segnato dal concerto del Teophil Ensemble Wien alle Dolomiti di Brenta il 27 agosto. Questo ensemble include musicisti dei Wiener Philharmoniker ed è noto per le sue interpretazioni classiche d’eccellenza.
Tra gli eventi salienti ci sarà anche l’esibizione de Le Mystère des Voix Bulgares nella Località Tresca , seguita da concerti di world music all’Altopiano della Paganella con nomi notabili come Avi Avital e Giovanni Sollima.
Un’altra tappa significativa sarà L’Alba delle Dolomiti , dove Wu Wei porterà sul palco sonorità tradizionali cinesi accompagnate dalla fisarmonica contemporanea; questo evento rappresenta uno degli appuntamenti più attesi dai partecipanti.
Nel corso dell’evento ci saranno anche momenti dedicati alla riflessione culturale come quello previsto nell’anfiteatro naturale ai Prati Col , dove Marco Paolini presenterà uno spettacolo che esplora le dinamiche turistiche nelle montagne dolomitiche contemporanee.
Concorso Paolo Manfrini
In occasione dei trenta anni de I Suoni delle Dolomiti è stato istituito anche un concorso dedicato alla memoria di Paolo Manfrini, figura chiave nell’organizzazione dell’evento sin dalle sue origini. Il concorso ha visto partecipare numerosi gruppi musicali emergenti; dopo diverse selezioni sono stati scelti tre finalisti internazionali: Le Scat Noir hanno vinto grazie alla loro proposta innovativa che mescola diversi generi musicali.
Questo riconoscimento sottolinea l’importanza dell’incontro fra nuove generazioni artistiche e tradizioni consolidate nel panorama musicale europeo. La missione rimane quella di scoprire nuovi talentuosi interpreti capaci di dare voce alle emozioni attraverso la musica nelle splendide cornici naturali offerte dalle Dolomiti.
La chiusura festiva avverrà nei giorni finalizzati all’incontro fra giovani musicisti europei provenienti dall’EUYO sotto la direzione del maestro Jean-Christophe Spinoso; questi eventi culmineranno nel gran finale previsto per il 4 ottobre presso Rifugio Fuciade con Beethoven protagonista assoluto attraverso “Sinfonia Pastorale”.
Con questo mix unico di arte musicale immersa nella natura incontaminata, I Suoni delle Dolomiti continuano ad affermarsi come uno degli eventi culturali più significativi d’Italia.