Fondazione Teatro Stabile di Torino: un report di sostenibilità per il settantesimo anniversario

La Fondazione Teatro Stabile di Torino presenta il suo primo Report di Sostenibilità, evidenziando impegni per l’ambiente e l’inclusione sociale, in occasione del settantesimo anniversario dell’ente.
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La Fondazione Teatro Stabile di Torino ha pubblicato il suo primo Report di Sostenibilità, un documento che segna un importante traguardo nel settantesimo anno della sua attività. Questo report evidenzia l’impegno della fondazione nel promuovere pratiche responsabili e sostenibili nel settore dello spettacolo, come dichiarato dal presidente Alessandro Bianchi.

Un resoconto delle attività svolte

Il report si riferisce alle iniziative realizzate presso le tre sedi principali del Teatro Stabile: il Teatro Carignano, il Teatro Gobetti e le Fonderie Limone di Moncalieri. Coprendo il periodo dal 1 gennaio al 31 dicembre 2024, include anche dati relativi agli anni precedenti per garantire una comparabilità temporale. Questo primo resoconto volontario rappresenta una tappa fondamentale nel percorso verso uno sviluppo sostenibile dell’ente teatrale.

Nel documento sono messi in luce i progressi compiuti dalla fondazione nella promozione di valori chiave come l’inclusione sociale e la tutela ambientale. L’obiettivo è quello di rendere lo spazio culturale non solo accessibile ma anche attento alle esigenze della comunità locale.

Impegno per l’ambiente

Uno degli aspetti più significativi emersi dal report riguarda l’impatto ambientale delle attività del teatro. Il 38,8% del fabbisogno energetico proviene da fonti rinnovabili, con una quota del 7,8% coperta da energia autoprodotta grazie a interventi strutturali come pannelli fotovoltaici e pompe di calore installati in tutte le sale. Questi miglioramenti sono stati possibili grazie ai finanziamenti ricevuti attraverso i fondi NexGeneration EU del PNRR.

L’attenzione alla sostenibilità si traduce quindi in azioni concrete che mirano a ridurre l’impatto ecologico dell’ente teatrale. La scelta consapevole delle fonti energetiche è solo uno dei tanti passi intrapresi verso un futuro più verde.

Inclusione sociale e accessibilità

Oltre all’aspetto ambientale, la Fondazione si distingue anche per la sua vocazione sociale. Nel corso degli anni ha cercato attivamente di coinvolgere giovani tra i 14 e i 35 anni nelle sue attività culturali; infatti, nel 2024 ben il 40% degli abbonamenti è stato sottoscritto da questa fascia d’età. Questa percentuale testimonia non solo la capacità attrattiva del teatro nei confronti delle nuove generazioni ma anche la volontà dell’ente di costruire ponti tra diverse realtà sociali.

Le politiche adottate includono misure volte ad abbattere barriere architettoniche ed economiche attraverso iniziative come “Un posto per tutti“, che offre abbonamenti a prezzi ridotti o gratuità per particolari categorie socialmente svantaggiate. Inoltre sono previsti servizi specificamente dedicati all’accessibilità sensoriale affinché ogni individuo possa fruire appieno dell’offerta culturale proposta dal teatro.

Governance inclusiva

Infine, sul fronte della governance artistica, il Teatro Stabile può contare su un nucleo diversificato composto da registi residenti e artisti associati che portano visioni differenti al suo interno. Questa pluralità arricchisce notevolmente l’offerta culturale permettendo al pubblico di accedere a produzioni variegate ed innovative che riflettono le molteplici sfaccettature della società contemporanea.

Il Report rappresenta dunque non solo una fotografia dello stato attuale delle pratiche sostenibili adottate dalla Fondazione ma anche un impegno concreto verso futuri sviluppi nell’ambito della cultura responsabile e inclusiva.