Giorgia Meloni e il governo: 1.000 giorni di esecutivo tra longevità e calo del consenso

Il governo Meloni raggiunge i 1.000 giorni di mandato, ma il consenso popolare scende al 34%, evidenziando un crescente malcontento nonostante la stabilità politica e misure controverse.
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Con l’arrivo dei 1.000 giorni di governo fissato per venerdì, l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni entra ufficialmente nella lista dei cinque più longevi della storia repubblicana italiana. In un contesto politico caratterizzato da governi brevi e maggioranze instabili, la durata di questo esecutivo rappresenta un’anomalia significativa. Tuttavia, nonostante la stabilità politica dimostrata finora, il consenso popolare nei confronti dell’amministrazione sembra mostrare segni evidenti di logoramento.

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Calo del consenso popolare

Secondo un sondaggio condotto da YouTrend per SkyTG24, solo il 34% degli italiani valuta positivamente l’operato del governo Meloni, con una diminuzione di tre punti rispetto al mese precedente. Questo dato mette in evidenza una tendenza preoccupante: i giudizi negativi sul governo sono saliti al 62%, confermando un trend che si è consolidato negli ultimi mesi. Tra i membri dell’esecutivo, spicca Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture e vicepremier, che risulta essere il più impopolare tra gli esponenti governativi.

Le ragioni dietro a questo calo possono essere molteplici e vanno analizzate nel contesto delle scelte politiche adottate dal governo negli ultimi tempi. Nonostante alcune misure abbiano trovato consensi tra specifiche fasce della popolazione, altre hanno sollevato critiche significative sia all’interno che all’esterno della maggioranza.

Provvedimenti controversi

Tra le iniziative più apprezzate dall’opinione pubblica figura l’inasprimento delle norme contro il femminicidio; questa misura ha ricevuto il supporto del 38% degli intervistati nel sondaggio citato precedentemente. Tuttavia, è interessante notare come questo sostegno provenga prevalentemente dall’elettorato non governativo; infatti, tra i simpatizzanti di centrodestra, questa misura occupa solo la quarta posizione nelle preferenze politiche.

In cima alla lista delle misure più gradite dai sostenitori della coalizione ci sono invece provvedimenti come l’abolizione del reddito di cittadinanza , le politiche migratorie più severe e le restrizioni su manifestazioni ed occupazioni . Questi dati suggeriscono una frattura interna alle aspettative degli elettori rispetto alle priorità dell’attuale amministrazione.

Il Decreto Sicurezza sotto accusa

Un altro tema caldo rimane quello legato al controverso Decreto Sicurezza italiano, recentemente approvato dal Parlamento nonostante le forti critiche provenienti dalle istituzioni europee e dagli organismi internazionali come le Nazioni Unite. Queste entità hanno messo in guardia riguardo ai potenziali rischi per le tutele democratiche che tale legge potrebbe comportare.

Il cosiddetto “ddl sicurezza” continua a rappresentare uno dei principali terreni di scontro fra governo ed opposizioni; è considerata una delle misure più contestate dagli elettori di centrosinistra insieme alla proposta per la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina. Quest’ultima iniziativa viene vista negativamente dal 36% degli italiani complessivamente interrogati e dal 56% degli elettori d’opposizione.

Situazione politica attuale

Sul fronte elettorale, Fratelli d’Italia mantiene la sua posizione dominante nelle intenzioni di voto con un consenso appena sotto il 30%. Seguono a distanza il Partito Democratico al 22% e il Movimento 5 Stelle al 12%. La situazione attuale suggerisce quindi una certa stabilità per FdI ma anche sfide significative in termini di mantenimento del supporto popolare nel lungo termine.

La longevità dell’esecutivo Meloni potrebbe quindi rivelarsi tanto un punto forte quanto una potenziale vulnerabilità se non riuscirà a riconquistare la fiducia dei cittadini attraverso azioni concrete che rispondano alle loro esigenze quotidiane.