Il cinema continua a svolgere un ruolo fondamentale nella cultura, offrendo spazi di incontro e riflessione. Il Politeama di Terni si conferma come un punto di riferimento per il pubblico e i professionisti del settore, grazie alla sua programmazione ricca e variegata. Giovedì 22 maggio, il regista Ivano De Matteo sarà presente per presentare il suo ultimo lavoro, ‘Una figlia’, insieme alla sceneggiatrice Valentina Ferlan e all’attrice ternana Cecilia Di Giuli.
Un film che esplora le sfide della genitorialità
‘Una figlia’ affronta tematiche complesse legate alla genitorialità, in particolare al rapporto tra padre e figlia. La storia ruota attorno a Pietro, un uomo che ha perso la moglie e si è dedicato completamente alla crescita della sua unica figlia Sofia. Questo legame inizialmente rappresenta una fuga dal dolore ma diventa ben presto opprimente. Quando Pietro cerca di ricostruire la propria vita sentimentale con una nuova compagna, la reazione violenta di Sofia segna l’inizio di una crisi profonda.
Il film invita a riflettere su quanto possa perdonare un genitore dopo aver assistito a comportamenti distruttivi da parte dei propri figli. Le domande sollevate sono molteplici: esiste un limite al perdono? L’amore può superare ogni ragionevolezza? Questi interrogativi pongono lo spettatore davanti a situazioni estreme che mettono in discussione i valori familiari tradizionali.
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De Matteo non si limita ad esplorare le dinamiche familiari ma mette anche in luce le difficoltà delle famiglie allargate nel trovare nuovi equilibri dopo eventi traumatici. La pellicola mostra come il dolore passato possa influenzare negativamente le relazioni future e come sia difficile per i genitori comprendere l’adolescenza dei propri figli.
La narrazione non evita gli aspetti più complessi dell’adolescenza: incomprensioni tra generazioni, silenzi impenetrabili da parte dei ragazzi e reazioni esagerate possono rendere difficile la comunicazione familiare. In questo contesto delicato emerge l’incapacità dei genitori nel gestire situazioni critiche con i loro figli adolescenti.
La delicatezza del racconto
Ivano De Matteo ha scelto un approccio narrativo privo di giudizi facili nei confronti dei personaggi coinvolti nella storia. Il regista desidera raccontare emozioni autentiche piuttosto che etichettare i protagonisti come “buoni” o “cattivi”. Questa scelta permette allo spettatore di entrare nell’intimità della vicenda senza pregiudizi.
La forza del film risiede nella capacità di rappresentare gli effetti devastanti delle azioni compiute dai personaggi senza giustificarli né condannarli apertamente. In tempi caratterizzati da giudizi affrettati sui social media o in televisione, De Matteo offre uno sguardo più profondo sulla fragilità umana.
Attraverso questa narrazione intima ed empatica, lo spettatore viene invitato a considerare cosa accade quando avviene l’irreparabile all’interno delle mura domestiche: quali possibilità rimangono per chi ha subito violenza? È possibile intraprendere un percorso verso la riconciliazione?
Il film pone domande scomode riguardo ai confini dell’amore paterno e alle conseguenze delle scelte fatte dai giovani adulti nelle loro relazioni familiari.
L’importanza del dialogo con il pubblico
L’incontro tra pubblico e autori è diventato sempre più significativo nel panorama cinematografico contemporaneo. Gli eventi organizzati al Politeama offrono occasioni preziose per approfondire temi trattati nei film attraverso dialoghi diretti con i registi o gli attori coinvolti nelle produzioni.
Maria Rita Fedrizzi sottolinea quanto sia importante questo scambio emotivo tra cineasti e spettatori: consente ai presenti non solo di comprendere meglio le scelte artistiche degli autori ma anche d’interagire su temi rilevanti trattati nelle opere proiettate.
Questi momenti favoriscono una maggiore comprensione reciproca ed arricchiscono entrambe le parti coinvolte nell’esperienza cinematografica; così facendo si crea uno spazio dove ci si sente liberi d’esprimere opinioni ed emozioni riguardo ai contenuti visti sul grande schermo.
L’appuntamento con ‘Una figlia’ promette quindi non solo una visione intensa ma anche opportunità significative d’interazione al termine della proiezione prevista alle 21 presso il Politeama di Terni; biglietti già disponibili in prevendita.