Incentivi per l’installazione di colonnine di ricarica: tutto quello che c’è da sapere

Il governo italiano reintroduce nel 2025 un incentivo per l’installazione di infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici, valido per spese del 2024, destinato a privati e condomini.
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Nel 2025, il governo italiano ha reintrodotto un incentivo per l’installazione di infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici, valido per le spese sostenute nel 2024. I cittadini interessati possono presentare la richiesta a partire dalle ore 12:00 del 29 aprile fino alle ore 12:00 del 27 maggio tramite la piattaforma online di Invitalia. Questo contributo mira a promuovere l’uso dei veicoli elettrici e facilitare la transizione verso una mobilità più sostenibile.

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Chi può beneficiare dell’incentivo?

L’incentivo è destinato esclusivamente a persone fisiche residenti in Italia e ai condomini. Per i privati, il contributo massimo ammonta a 1.500 euro, mentre i condomìni possono ricevere fino a 8.000 euro per le installazioni sulle parti comuni degli edifici. È importante notare che non sono inclusi nell’agevolazione i titolari di imprese individuali o società; pertanto solo gli utenti privati e le comunità condominiali possono accedere al bonus.

Questa misura si inserisce nel contesto delle politiche governative volte alla riduzione delle emissioni inquinanti e alla promozione della mobilità elettrica in Italia. Con un numero crescente di veicoli elettrici sulle strade italiane, l’aumento delle infrastrutture dedicate diventa cruciale per garantire una rete efficiente e accessibile.

Come presentare la domanda?

Per accedere al bonus, gli interessati devono inviare la richiesta online attraverso il portale dedicato di Invitalia durante il periodo stabilito. È necessario effettuare l’accesso all’area riservata utilizzando uno dei sistemi identificativi riconosciuti come SPID , CIE o CNS . Una volta dentro, bisogna compilare il modulo elettronico seguendo attentamente tutte le istruzioni fornite dal sistema.

Al termine della procedura, verrà generata una ricevuta che attesta la registrazione della domanda; questo documento è fondamentale poiché serve come prova dell’avvenuta richiesta del contributo.

Documentazione necessaria

Per completare correttamente la domanda è fondamentale fornire documentazione specifica sia per i privati sia per i condomìni:

Per i privati

  • Codice fiscale e documento d’identità del richiedente.
  • Copie delle fatture elettroniche relative all’acquisto e all’installazione.
  • Estratti conto bancari che dimostrino pagamenti effettuati tramite bonifico bancario o carta intestata al richiedente.
  • Relazione finale sull’investimento con dettagli sulle spese sostenute.
  • Certificazione di conformità dell’installatore.
  • Coordinate bancarie dove ricevere il contributo.

Per i condomìni

  • Codice fiscale del condominio insieme al documento d’identità dell’amministratore o delegato.
  • Delibera assembleare che autorizza gli interventi su parti comuni.
  • Fatture elettroniche relative agli acquisti effettuati.
  • Estratti conto attestanti pagamenti fatti dal conto intestato al condominio beneficiario.
  • Relazione finale con certificazioni necessarie dall’installatore riguardo ai lavori eseguiti.

Questi documenti sono essenziali affinché le domande possano essere elaborate senza intoppi durante il processo valutativo da parte degli enti competenti.

Tempistiche ed erogazioni

Le domande saranno esaminate secondo un ordine cronologico stabilito dalla data della loro presentazione sulla piattaforma online. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy provvederà ad emettere un decreto di concessione entro novanta giorni dalla chiusura della finestra temporale dedicata alle richieste.

In caso si esauriscano anticipatamente i fondi disponibili prima della scadenza prevista, sarà compito del Ministero informarne pubblicamente sul proprio sito ufficiale riguardo all’interruzione dell’incentivo.

Spese ammissibili

Il bonus copre fino all’80% delle spese sostenute dai beneficiari sia privati sia condomini con limiti ben definiti: massimo 1.500 euro per singolo cittadino e fino a 8.000 euro nel caso dei condomini coinvolti nella realizzazione degli impianti nelle aree comuni degli edifici residenziali.

Le spese ammissibili comprendono costi relativi all’acquisto ed installazione delle colonnine stesse oltre ad opere edilizie necessarie alla realizzazione degli impianti, progettazioni tecniche richieste ed eventuale direzione lavori legate alla sicurezza sul posto durante lo svolgimento dei lavori stessi.

È importante sottolineare che non sarà possibile ottenere alcun rimborso se si acquista una colonnina senza procedere anche con l’installazione; quindi ogni intervento deve prevedere entrambi questi passaggi fondamentali.

Qualificazione delle infrastrutture finanziabili

Sono finanziabili esclusivamente nuove colonnine destinate ad uso privato da parte dei cittadini oppure collettivo nei casi specifici ai condomini; non saranno invece considerate idonee strutture accessibili al pubblico come quelle presenti nelle aree commerciali, parcheggi pubblici, eccetera.

Questo approccio mirato ha lo scopo non solo incentivante ma anche regolatorio affinché vengano sviluppate reti efficientemente integrate nella vita quotidiana senza sovraccaricare ulteriormente già congestionate zone urbane.

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