Un incidente lungo la linea della Circumvesuviana ha portato all’istituzione di una commissione d’inchiesta da parte dell’Eav. L’obiettivo è quello di fare luce sulle cause che hanno portato all’evento, sia attraverso l’analisi di fattori interni che esterni. La situazione dei treni in circolazione e i ritardi nella consegna dei nuovi mezzi sono al centro del dibattito.
Dettagli sull’incidente e la commissione d’inchiesta
L’Eav ha annunciato ufficialmente l’apertura di un’indagine per comprendere le dinamiche dell’incidente avvenuto ieri. La commissione si concentrerà su “cause esogene ed endogene”, cercando di stabilire se ci siano stati elementi esterni che abbiano contribuito all’accaduto. Questo passo è considerato fondamentale per garantire la sicurezza dei passeggeri e migliorare il servizio offerto dalla linea ferroviaria.
La Circumvesuviana, storicamente importante per il trasporto locale, sta affrontando sfide significative legate alla sua flotta. L’Eav ha sottolineato che molti treni attualmente in servizio hanno un’età compresa tra i 40 e i 50 anni, ben oltre il loro ciclo operativo previsto. Nonostante gli sforzi del personale viaggiante e degli operai, coordinati da dirigenti esperti provenienti da Trenitalia, l’affidabilità dei mezzi non può essere paragonata a quella delle nuove unità.
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Problemi con la flotta della Circumvesuviana
L’Eav ha evidenziato come la situazione attuale della flotta sia critica. I treni più vecchi necessitano di una sostituzione urgente; tuttavia, i nuovi mezzi non sono ancora disponibili a causa di vari problemi logistici e burocratici. Nel comunicato si fa riferimento a ritardi accumulati nel processo di acquisizione dei nuovi treni: la gara era stata avviata nel 2019 ma ha subito un contenzioso amministrativo durato 18 mesi.
In aggiunta ai problemi legali, anche eventi globali come la pandemia da Covid-19 hanno avuto un impatto significativo sul programma originale; altri 18 mesi sono stati persi a causa delle restrizioni sanitarie. Infine, il conflitto in Ucraina ha complicato ulteriormente le cose poiché lo stabilimento incaricato della produzione si trovava in Bielorussia.
Prospettive future per il servizio ferroviario
Nonostante le difficoltà riscontrate nella fornitura dei nuovi treni, l’Eav comunica che due unità sono già arrivate a Napoli per prove tecniche e altre due dovrebbero giungere entro fine anno. Inoltre, ben 56 nuove vetture sono state finanziate con consegne previste entro il 2027.
Attualmente è fondamentale ottenere l’autorizzazione alla messa in servizio da parte dell’Agenzia Nazionale della Sicurezza Ferroviaria , passaggio necessario affinché questi mezzi possano entrare effettivamente in funzione sulla rete circumvesuviana.
Questi sviluppi rappresentano una speranza concreta per migliorare non solo l’affidabilità del servizio ma anche la sicurezza complessiva del trasporto pubblico nella regione vesuviana.