L’incidente mortale di Leonardo Lamma, avvenuto il 7 aprile 2022 a Corso Francia, ha portato all’apertura di un’inchiesta che coinvolge diverse figure pubbliche. I pubblici ministeri contestano la rimozione delle transenne che avrebbero dovuto proteggere un rattoppo stradale provvisorio, considerato determinante nella caduta del giovane motociclista. La situazione si complica ulteriormente con l’accusa di omicidio stradale rivolta al capo dei vigili urbani del Gruppo Cassia.
Le accuse contro Barbara Luciani e gli altri indagati
Barbara Luciani, capo dei vigili urbani del Gruppo Cassia, è indagata per omicidio stradale in relazione alla morte di Leonardo Lamma. Secondo le autorità, la sua responsabilità risiede nel non aver impedito la rimozione delle transenne che circondavano il rattoppo provvisorio della strada. Queste barriere erano state installate dopo una rottura della tubatura dell’Acea e avevano lo scopo di segnalare il pericolo presente sulla carreggiata.
Oltre a Luciani, altre quattro persone sono coinvolte nell’inchiesta. Tra questi figura Andrea Ruggeri, ex dirigente del Simu , già sotto processo per incidenti precedenti che hanno causato la morte di altre due giovani donne nel luglio 2022 e un altro motociclista nel novembre dello stesso anno. Ruggeri è accusato anche in questo caso perché avrebbe dovuto garantire condizioni più sicure sulla strada.
Gli altri indagati includono Maurizio Del Preposto e Luigi Romano: rispettivamente responsabili dei lavori effettuati da Acea sul manto stradale danneggiato e dell’impresa incaricata degli interventi. Infine c’è Regison Manjali, conducente di un furgoncino le cui manovre avventate potrebbero aver contribuito alla caduta fatale di Lamma.
La consulenza tecnica nell’indagine
La chiusura dell’indagine da parte del pubblico ministero Attilio Pisani arriva dopo tre richieste precedenti di archiviazione respinte dal giudice per le indagini preliminari . I genitori della vittima hanno opposto resistenza alle archiviazioni attraverso i loro legali Massimiliano Capuzi e Antonio De Fazi. Il gip ha suggerito l’assunzione di un nuovo consulente tecnico d’ufficio per chiarire i dettagli dell’incidente; tale consulente è stato scelto tra esperti esterni al corpo dei vigili urbani proprio per evitare conflitti d’interesse.
Il lavoro degli esperti ha permesso una ricostruzione dettagliata degli eventi culminati nella tragedia. Il giorno dell’incidente, Leonardo Lamma stava viaggiando a circa 75 chilometri orari quando ha incontrato il rattoppo provvisorio sulla carreggiata; secondo l’accusa non avrebbe mai dovuto trovarsi in quella situazione se le transenne fossero rimaste in posizione.
La cronologia degli eventi: lavori stradali e incidente
La sequenza temporale degli eventi è cruciale per comprendere come sia potuto accadere l’incidente mortale. Il 27 marzo 2022 si verifica una rottura della tubatura dell’Acea lungo Corso Francia; questa situazione porta alla chiusura temporanea della corsia interessata dai lavori necessari al ripristino della strada. Le transenne vengono installate immediatamente intorno all’area danneggiata come misura precauzionale.
Tuttavia, solo pochi giorni dopo – precisamente il primo aprile – viene autorizzato nuovamente il traffico regolare senza completare i lavori necessari sul manto stradale deteriorato dalla riparazione provvisoria effettuata dall’Acea. Nonostante fosse evidente la necessità delle barriere protettive fino al termine definitivo dei lavori previsto proprio nella serata del 7 aprile stesso giorno in cui si verifica l’incidente fatidico.
Il pomeriggio dello stesso giorno Lamma passa sopra al rattoppo ma perde subito equilibrio; mentre cerca disperatamente di recuperare controllo sulla moto viene distratto dalla manovra azzardata del furgoncino guidato da Manjali che incide negativamente sulle sue possibilità già compromesse dalle condizioni critiche della carreggiata appena riparata con materiali non idonei o insufficientemente stabili.
A pochi metri dal luogo dove tre anni prima avevano perso la vita Gaia e Camilla – anch’esse vittime tragiche lungo quel tratto – ora sorge un murales commemorativo dedicato alle loro memorie insieme a quelle recentemente perdute nel drammatico evento riguardante Leonardo Lamma.