Il vertice intergovernativo tra Italia e Grecia ha portato a un importante accordo che mira a rafforzare le interconnessioni energetiche tra i due paesi. La premier Giorgia Meloni e il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis hanno annunciato un investimento di circa 2 miliardi di euro per raddoppiare l’interconnessione elettrica, sottolineando il ruolo strategico della posizione geografica delle nazioni coinvolte.
Un vantaggio strategico nel Mediterraneo
Durante le dichiarazioni alla stampa, Giorgia Meloni ha evidenziato come la posizione dell’Italia e della Grecia nel Mediterraneo rappresenti un vantaggio significativo in un contesto globale in evoluzione. Il Mediterraneo sta riacquistando centralità nelle dinamiche internazionali, fungendo da collegamento cruciale tra Atlantico e Indo-Pacifico. Questo nuovo accordo si inserisce in una serie di progetti strategici che includono anche i cavi in fibra ottica Blue Med e Green Med, con l’obiettivo di migliorare ulteriormente la cooperazione energetica tra i due paesi.
L’accordo prevede non solo il raddoppio dell’interconnessione elettrica esistente ma anche lo sviluppo di nuove infrastrutture che garantiranno una maggiore sicurezza energetica nella regione. La collaborazione tra Terna, gestore della rete elettrica italiana, e Ipto, il corrispondente greco, è fondamentale per realizzare questi obiettivi ambiziosi.
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Dettagli del progetto di interconnessione
Il nuovo collegamento sottomarino avrà una potenza massima fino a 1.000 MW ed estenderà circa 300 km sotto il mare, con 240 km costituiti da cavi sottomarini posati a profondità che raggiungono i 1.000 metri. Questa nuova infrastruttura affiancherà quella già operativa dal 2002 con una capacità di 500 MW.
Giuseppina Di Foggia, amministratrice delegata di Terna, ha commentato l’importanza del memorandum d’intesa firmato con Ipto sottolineando come questa nuova connessione aumenterà la sicurezza dell’approvvigionamento energetico nella parte meridionale dell’Italia. Inoltre favorirà uno scambio più efficiente fra le risorse disponibili nei due Stati.
L’investimento complessivo previsto per questo progetto ammonta a circa 1,9 miliardi di euro ed è caratterizzato da una governance condivisa che guiderà lo sviluppo delle attività necessarie alla realizzazione dell’infrastruttura.
Impatti sull’approvvigionamento energetico europeo
La nuova interconnessione non solo migliorerà la sicurezza degli approvvigionamenti ma contribuirà anche al raggiungimento degli obiettivi climatici stabiliti dall’Unione Europea. L’interconnettività dei sistemi elettrici è vista come essenziale per garantire reti affidabili e sostenibili nell’ambito della transizione verso fonti energetiche pulite.
Con questo progetto ambizioso si punta ad abilitare nuove risorse rinnovabili sul territorio italiano mentre si mantiene attivo lo scambio commerciale con la Grecia. Le autorità competenti prevedono quindi benefici sia economici sia ambientali derivanti dalla maggiore integrazione delle reti elettriche europee attraverso questa iniziativa bilaterale.