Jason Morrow è stato nominato nuovo Chief Financial Officer della AS Roma, un annuncio che arriva in un momento critico per il club giallorosso. Nonostante la nomina di Morrow, la società deve ancora trovare un CEO e non ha preso decisioni definitive riguardo l’allenatore per la prossima stagione, con Claudio Ranieri previsto come “senior advisor“. La situazione generale del club rimane complessa e poco chiara.
La nomina di Jason Morrow
Il texano Jason Morrow entra nel ruolo di CFO dopo aver accumulato esperienze significative nel campo della contabilità. Tuttavia, il suo background non include esperienze dirette nel mondo del calcio. Questo solleva interrogativi sulla sua capacità di gestire le finanze di una squadra che sta attraversando una fase delicata. La fiducia riposta dai Friedkin in lui è evidente, ma i tifosi si aspettavano forse figure più legate al mondo sportivo.
La Roma si trova a dover affrontare sfide finanziarie importanti mentre cerca stabilità sia sul piano economico che sportivo. Con l’uscita imminente di Ranieri dalla panchina e senza un CEO designato da mesi, i segnali provenienti dalla dirigenza non sembrano rassicuranti per i sostenitori del club.
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Lontananza della proprietà americana
A quasi cinque anni dall’acquisizione da parte dei Friedkin, il coinvolgimento diretto nella gestione quotidiana sembra essere diminuito notevolmente. Dan Friedkin non visita il club da oltre un anno; l’ultima apparizione risale a una partita contro il Sassuolo. Il figlio Ryan ha fatto capolino solo durante alcune partite europee recenti.
Questa distanza fisica potrebbe riflettersi anche nella mancanza di chiarezza sulle scelte strategiche future del club. Dopo le dimissioni dell’ex CEO Lina Souloukou avvenute otto mesi fa, la ricerca per trovare un sostituto sembra procedere lentamente senza risultati concreti fino ad ora.
Progetto stadio: ritardi e difficoltà burocratiche
Negli ultimi giorni sono stati avvistati a Trigoria alcuni emissari del Friedkin Group come Eric Williamson ed Ed Shipley; tuttavia, anche queste figure sembrano lontane dalle questioni sportive immediate. Il progetto dello stadio a Pietralata continua ad affrontare rinvii significativi: inizialmente previsto per essere presentato entro aprile 2025 – data simbolica legata al Natale di Roma – è stato ulteriormente posticipato.
Le complicazioni burocratiche hanno ostacolato lo sviluppo dell’infrastruttura necessaria per rilanciare le ambizioni sportive della squadra. Le parole espresse recentemente da Ranieri evidenziano questa frustrazione: “Nel mondo stanno rimodernando gli impianti; noi siamo fermi.” Un chiaro segnale delle difficoltà incontrate dal club nell’affrontare questi temi cruciali.
Lorenzo Vitali come figura centrale
In questo contesto incerto emerge la figura dell’avvocato Lorenzo Vitali, attuale Chief Administrative Officer e General Counsel della Roma. Vitali ha assunto un ruolo pubblico significativo nelle interazioni con enti istituzionali come Figc e Uefa ed è diventato uno dei volti notabili del club negli ambienti ufficiali.
Tuttavia, le candidature precedenti per ruoli dirigenziali sono state respinte o abbandonate senza successo; tra queste spiccano nomine illustri come quella dell’ex Ceo interista Alessandro Antonello o Marzio Perrelli di Sky Sport. Con una lotta aperta per accedere alla Champions League sul campo mentre fuori ci sono molte domande irrisolte sulla governance societaria, l’AS Roma si trova in una posizione precaria dove ogni decisione futura sarà cruciale.